Sacro e profano a Expo 2015. Lo studio milanese Piuarch firma i padiglioni Enel e Caritas: ecco immagini e video

145 PARTECIPAZIONI NAZIONALI, PIÙ LA CIVIL SOCIETY Non ci sono solo le 145 adesioni nazionali, rese in forma individuale o congiunta, a formare il multiforme mosaico dei padiglioni dell’esposizione universale, al via tra poco più di un mese. Organizzazioni internazionali, come Unione Europea o Nazioni Uniti, i cosiddetti Civil Society Participants e numerose aziende coglieranno […]

145 PARTECIPAZIONI NAZIONALI, PIÙ LA CIVIL SOCIETY
Non ci sono solo le 145 adesioni nazionali, rese in forma individuale o congiunta, a formare il multiforme mosaico dei padiglioni dell’esposizione universale, al via tra poco più di un mese. Organizzazioni internazionali, come Unione Europea o Nazioni Uniti, i cosiddetti Civil Society Participants e numerose aziende coglieranno l’occasione per riservare alle rispettive aree di intervento una visibilità diretta, tramite iniziative o architetture-manifesto temporanee. È il caso di Caritas ed Enel, unite dalla comune scelta dello studio milanese Piuarch – Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario – per la progettazione dei propri spazi.

L’EDICOLA MULTIETNICA DELLA CARITAS
Dividere per moltiplicare. Spezzare il pane” è la mission dell’“Edicola” voluta da Caritas, l’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana che ad Expo perseguirà la propria azione attraverso un palinsesto semestrale di incontri, con focus su conflitti dimenticati, migrazioni, povertà in Italia e in Europa. Ubicata di fronte all’ingresso principale di Expo, la struttura è stata concepita per essere reimpiegata dopo l’evento: tra le possibilità c’è l’adattamento a scuola per un villaggio in un’area disagiata. Il suo percorso fluido scaturisce dall’immagine di un cubo spezzato, privato della volumetria compatta originaria e parzialmente ri-assemblato in una connessione di ambienti. Così facendo si rende visibile l’auspicio verso un benessere non più raccolto in forma esclusiva tra una fetta limitata della popolazione umana, ma condiviso, moltiplicato appunto. Alcuni display mostreranno l’articolazione dell’attività della Caritas nel mondo, mentre al termine della visita sarà possibile registrare un video-messaggio personale, andando a formare l’”eredità spirituale collettiva” della manifestazione.

UNA FORESTA DI ALBERI A LED PER ENEL
Prende invece le distanze dall’immagine di un edificio-contenitore il Padiglione Enel, i cui 900 mq espositivi sono occupati da 650 vettori in policarbonato di altezze variabili, da 5,30 a un massimo di 7 metri, disposti secondo una griglia metallica, visibile a terra ed evocativa della rete di distribuzione aziendale. Svettanti, ma non esili e protagonisti di una serie di effetti illuminotecnici resi con lampade a Led, i pali tratteggiano un bosco virtuale, puntellato di alcune presenze verdi: al suo interno il visitatore, muovendosi lungo una passerella con alcune variazioni di altitudine, potrà cogliere effetti visivi e prospettive sempre diverse. L’alimentazione del padiglione verrà assicurata dall’energia ricavata da pannelli fotovoltaici disposti a ridosso dell’area espositiva Enel.

– Valentina Silvestrini

http://www.piuarch.it/

 

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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