Lo Strillone: gli artisti trasversali di Vincenzo Trione sul Corriere della Sera. E poi i musei del Quirinale, ispettori a Genova, Arts & Foods

Tutta la stampa nazionale parla del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia presentato ieri a Roma, e delle scelte del curatore Vincenzo Trione: il Corriere della Sera sceglie il taglio cronachistico-informativo, evitando riflessioni e critiche su un progetto complesso e articolato basate solo su poche parole. Autori, spiega Trione riferendosi ai nomi degli invitati, “trasversali […]

Tutta la stampa nazionale parla del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia presentato ieri a Roma, e delle scelte del curatore Vincenzo Trione: il Corriere della Sera sceglie il taglio cronachistico-informativo, evitando riflessioni e critiche su un progetto complesso e articolato basate solo su poche parole. Autori, spiega Trione riferendosi ai nomi degli invitati, “trasversali sia geograficamente, perché rappresentano un po’ tutte le parti del nostro Paese, sia anagraficamente, accostiamo Luca Monterastelli che è del 1983 al giovanissimo vecchio Tambellini, classe 1930. Trasversali anche nei comportamenti, c’è la Beecroft notoriamente immersa nel mondo che ci circonda, e il silenzioso e appartato Gioli. Infine la trasversalità del linguaggi: ci sarà la pittura, la scultura e un contìnuo attraversamento del cinema e delle immagini, nel segno dell’intermedialità”. “Ecco i musei del Quirinale”: così Il Messaggero titola l’ennesimo aggiornamento sul progetto di aprire sempre più il palazzo del Presidente della Repubblica. “Entro il 2 giugno, per la festa della Repubblica, le porte dello storico palazzo si apriranno a tutti i cittadini con nuove aree accessibili: La Vasella, il padiglione delle Carrozze, una nuova zona dei Giardini, la stanza del Presidente, la Sala del Bronzino. Al pianterreno sarà allestita un’area multimediale dedicata agli ex capi dello Stato, alla storia della nazione e della Costituzione”.

Ispettori del Ministero per i Beni culturali al Palazzo Reale di Genova. La Repubblica informa del pasticciaccio legato alla ristrutturazione dell’appartamento dell’ex direttore regionale per i Beni culturali della Liguria, Maurizio Galletti: “raddoppiato l’alloggio di servizio, trasformando gli uffici pubblici della soprintendenza per i Beni architettonici in vani della sua foresteria privata. Stanze pregiate, con dorature e stucchi settecenteschi, formavano l’appartamento del principe Oddone di Savoia e per questo altri sovrintendenti avevano garantito la fruibilità pubblica dei locali”. Sempre in casa Repubblica, ma sul magazine Venerdì, parla Germano Celant, intervistato sul progetto Expo Arts & Foods. “Emerge nel 2011 ispirandosi al tema di Expo Milano 2015, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’, e vuole sviluppare gli intrecci dal 1851 a oggi tra arti e cibi nel mondo. Rientra nel mio operare, da ‘Arte & Ambiente’, nella Biennale di Venezia nel 1976. a ‘Arte & Moda’, a Firenze nel 1996, da ‘Arte &Architettura’, a Genova nel 2004, a ‘Art or Sound’, a Venezia nel 2014, esposizioni basate sull’idea di una convivenza e di un intreccio tra i linguaggi”.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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