In fiamme a Mosca la torre del Monastero di Novodevichy, simbolo seicentesco della capitale, dichiarato patrimonio dell’umanità Unesco

È il convento più famoso di Mosca, iniziato a costruire ai primi del Cinquecento e poi sviluppato in stile barocco moscovita. E sorprendentemente rimasto quasi intatto, tanto che nel 2004 venne inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Intatto fino alla scorsa notte, quando un grave incendio è divampato sull’iconico campanile ottagonale del Monastero di Novodevichy, o Monastero delle Nuove Vergini. Un luogo fortemente impresso […]

È il convento più famoso di Mosca, iniziato a costruire ai primi del Cinquecento e poi sviluppato in stile barocco moscovita. E sorprendentemente rimasto quasi intatto, tanto che nel 2004 venne inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Intatto fino alla scorsa notte, quando un grave incendio è divampato sull’iconico campanile ottagonale del Monastero di Novodevichy, o Monastero delle Nuove Vergini. Un luogo fortemente impresso nella cultura e nell’immaginario russi, citato – per esempio – da Tolstoj nei romanzi Guerra e Pace e Anna Karenina. In un periodo storico in cui il patrimonio storico artistico mondiale si trova a fronteggiare quotidianamente le continue aggressioni dei miliziani dell’Isis, ci si mette anche il fuoco: che giusto ieri aveva assalito a danneggiato gravemente il Battersea Arts Centre, a Londra.
A Mosca le fiamme hanno avvolto nella notte la torre ottagonale, alta oltre 70 metri, probabilmente – le indagini sono ancora agli inizi – favorite dalle impalcature in legno utilizzate in questo periodo per alcuni lavori di ristrutturazione. Fra le prime dichiarazioni rilasciate alle agenzie, ci sarebbe quella del vice responsabile del ministero delle emergenze a Mosca, Alexander Gavrilov, che rassicura sul fatto che il campanile non dovrebbe crollare: all’origine delle fiamme ci potrebbero essere proprio dei comportamenti incauti degli operai al lavoro sul campanile. E la stessa Mosca si trova ora a dover affrontare strutturalmente il problema incendi a la prevenzione in tal senso: non essendo ancora dimenticate le immagini del gravissimo rogo alla biblioteca dell’Accademia delle Scienze, con la perdita di insostituibili documenti e volumi.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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