Illy si allea con Lia Rumma per il suo primo caffè flagship store a Milano. Immagini dall’opening in Piazza Gae Aulenti, fra Salgado e Kentridge

Piazza Gae Aulenti brilla di tramonto, grattacieli e giochi d’acqua, e non potrebbe esserci cornice migliore per il primo milanese di illy, storico produttore del caffè che risveglia ogni mattina milioni di intenditori in ogni parte del globo. L’inaugurazione del nuovo locale non è che un assaggio di quanto illy, partner ufficiale di Expo 2015, […]

Piazza Gae Aulenti brilla di tramonto, grattacieli e giochi d’acqua, e non potrebbe esserci cornice migliore per il primo milanese di illy, storico produttore del caffè che risveglia ogni mattina milioni di intenditori in ogni parte del globo. L’inaugurazione del nuovo locale non è che un assaggio di quanto illy, partner ufficiale di Expo 2015, offrirà alla città di Milano nel corso dei prossimi mesi. Ma è un assaggio di eccellenza, dal design elegante, rappresentativo della lunga storia d’amore tra l’azienda triestina e il mondo dell’arte contemporanea.
Non solo, infatti, profumo inconfondibile delle bollenti miscele, non solo ricette studiate – dal branzino laccato di caffè al gelato bianco su specchio di cioccolata, agli accordi frizzanti dell’aperitivo – e l’angolo dedicato alla vendita dei prodotti del marchio. Superata la grafica d’epoca riprodotta a mosaico, di fronte alla luminosa fotografia di Sebastião Salgado, un arazzo firmato William Kentridge testimonia la nuova collaborazione tra l’illy Caffè e la Galleria meneghino-partenopea di Lia Rumma. Un dialogo sinfonico tra i piaceri degli occhi e quelli delle labbra, un progetto espositivo d’impatto forte e inaspettato: il sapore di un caffè corretto dall’estetica dell’arte. Nella fotogallery, immagini del nuovo spazio…

– Chiara Gheller

 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Chiara Gheller

Chiara Gheller

Laureata in Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si è specializzata in Critica d’Arte con una tesi volta a interpretare il manufatto artistico come luogo di pacificazione estetico-filosofica tra l’uomo, la psiche e l’oggetto. Oggi lavora come consulente…

Scopri di più