Il sogno di una vita, al Teatro Ghione di Roma. Lo spettacolo di Alessandro Prete viaggia su Facebook: confessioni private davanti alla telecamera…

Manuel, Yuri, Simone, Renzo, Luca. Cinque ragazzi, cinque amici, cinque storie che si intrecciano, fin dall’infanzia in orfanatrofio. Una famiglia per caso, che non si divide negli anni e che si ritrova, a un certo punto, dinanzi a un bivio. Trent’anni o giù di lì, un turbine di conflitti e di paure, e una prova […]

Manuel, Yuri, Simone, Renzo, Luca. Cinque ragazzi, cinque amici, cinque storie che si intrecciano, fin dall’infanzia in orfanatrofio. Una famiglia per caso, che non si divide negli anni e che si ritrova, a un certo punto, dinanzi a un bivio. Trent’anni o giù di lì, un turbine di conflitti e di paure, e una prova difficile da affrontare, imparando a mettersi a nudo. A dire la verità.
È questo il cuore della storia portata in scena da Alessandro Prete, a partire dal 17 febbraio, al Teatro Ghione di Roma. “Il sogno di una vita” è un spettacolo sul senso delle relazioni, sulla capacità di convertire in forza la vulnerabilità: attraverso il contatto, autentico e coraggioso, con la parte più profonda di sé.
E per dare visibilità al progetto, cercando di portare a teatro, replica dopo replica, un pubblico sempre più nutrito, è partita sui social una insolita campagna di comunicazione. Una pagina Facebook, innanzitutto. Spazio di attenzione, di condivisione, di partecipazione vera. Fra le diverse attività che prenderanno vita, su questa piccola piazza virtuale, c’e n’è anche una che viaggia attraverso il video.

Lo staff ha chiesto ad alcuni amici, colleghi, personaggi del mondo della cultura, di girare una breve clip, con un semplice smartphone, raccontando la loro “nuda verità”: una confessione pubblica, il ricordo di un fuoriprogramma importante, di un evento che ha sparigliato le carte, di una cosa cruciale mai detta e a cui dare voce, pubblicamente. Che sia in chiave ironica o assolutamente intima, è una scelta personale. Basta aprire con “La mia nuda verità è…”, concludendo con “… e la tua? Ci vediamo il 17!”. Poi, non resta che nominare tre amici e coinvolgerli nella classica catena, chiedendo loro di girare lo stesso piccolo video. I contributi, spediti alla pagina dell’evento, saranno tutti pubblicati e condivisi. Una pioggia di “nude verità”, che sta prendendo vita su Facebook. Nel mentre, segnatevi la data dell’ultima replica: domenica 22 febbraio c’è l’ultima possibilità per vedere lo spettacolo a Roma. Nell’attesa che parta un nuovo tour.

www.facebook/civediamoil17 

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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