Lione alla velocità della luce. Immagini e video dall’annuale Fête des lumières, carosello creativo coinvolgente e strabiliante, che attira tre milioni di spettatori dalla Francia e dall’estero

Per le strade, le piazze, i parchi di Lione, la Fête des lumières è davvero la kermesse della fantasia. Fasci di luce proiettati a tempo di musica sulle architetture monumentali, citando favole dalle atmosfere liriche o magiche, e narrazioni d’ogni genere. È iniziata venerdì sera per durare una manciata di notti, fino a lunedì 8 […]

Per le strade, le piazze, i parchi di Lione, la Fête des lumières è davvero la kermesse della fantasia. Fasci di luce proiettati a tempo di musica sulle architetture monumentali, citando favole dalle atmosfere liriche o magiche, e narrazioni d’ogni genere. È iniziata venerdì sera per durare una manciata di notti, fino a lunedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, perché è a questa ricorrenza che tradizionalmente è dedicata. La Fête des lumières di oggi, postmoderna e tecnologica, è alla sedicesima edizione, ma la sua origine è antica, nata come forma spontanea di ringraziamento collettivo a Maria per la protezione della città dalla peste. Ogni famiglia esponeva fuori dall’uscio dei lumini accesi che finirono per schiarire e colorare in modo solenne le notti lionesi. Al giorno d’oggi i lumini si sono trasformati in potenti fasci di led e di laser, per una marea di pubblico, anche internazionale. In questa edizione, vi si sviluppano settantacinque eventi realizzati da artisti specialisti nel campo della luce.

Rêves de nuit, di Damien Fontaine, pare essere proprio l’ideale punto d’inizio della kermesse come omaggio al settantesimo anniversario della morte dello scrittore lionese Antoine de Saint-Exupéry, autore, appunto, del racconto Volo di notte, oltre che, naturalmente, del romanzo Il piccolo principe. Sulle facciate dei palazzi monumentali che dànno su Place des Terreaux si imprimono le spericolate coreografie dell’installazione animata di Gilbert Coudène/Étienne Guiol. Audacissime e bellissime anche le policrome proiezioni grafiche di Yves Moreaux sulla facciata della cattedrale di Saint-Jean. Surreali e comiche le avventure animate degli Anooki, personaggi da cartoon, simpatici fessacchiotti un po’ sbadati, di Moetu Batile & David Passegand, proiettati su uno dei lati del Teatro dell’Opera. E poi, attenzione ai manichini giganti ed eterei della Compagnie Dundu, sbucano tra la folla quando meno te lo aspetti.

– Franco Veremondi

www.fetedeslumieres.lyon.fr

 

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Franco Veremondi

Franco Veremondi

Nato a Perugia, residente a Roma; da alcuni anni vive prevalentemente a Vienna. Ha studiato giurisprudenza, quindi filosofia con indirizzo estetico e ha poi conseguito un perfezionamento in Teoretica (filosofia del tempo) presso l’Università Roma Tre. È giornalista pubblicista dal…

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