Free Janez Janša: tre artisti rubano il nome al presidente del consiglio e fanno un film. Ora la pellicola sta per essere “liberata”. E Artribune ci mette lo zampino

Era il 2007 quando Emil Hrvatin, Davide Grassi e Žiga Kariž, tre artisti attivi in Slovenia, cambiavano legalmente il proprio nome in “Janez Janša”, prendendo a prestito l’identità dell’allora Presidente del Consiglio in carica e leader del partito conservatore SDS. Un po’ come se da noi, di punto in bianco, tre artisti avessero deciso di andare all’anagrafe e tornare […]

Era il 2007 quando Emil HrvatinDavide Grassi e Žiga Kariž, tre artisti attivi in Slovenia, cambiavano legalmente il proprio nome in “Janez Janša”, prendendo a prestito l’identità dell’allora Presidente del Consiglio in carica e leader del partito conservatore SDS. Un po’ come se da noi, di punto in bianco, tre artisti avessero deciso di andare all’anagrafe e tornare a casa con scritto “Silvio Berlusconi” sulla carta d’identità. La performance, un gesto simbolico fortissimo che ha provocato non poche reazioni, in patria e fuori, si è poi trasformata in una piattaforma permanente di esplorazione sui concetti di identità e potere, portata avanti con opere, azioni e pubblicazioni. Nel 2012 il progetto è diventato un film, My Name is Janez Janša, proiettato e premiato in numerosi festival in giro per il mondo. Nella pellicola, decine di artisti, intellettuali, studiosi, ma anche persone comuni, riflettono sul significato personale, sociale e politico che l’assunzione di un nome, ereditato o scelto, comporta (tra cui Ubermorgen, Vuk Ćosić, Franco ed Eva Mattes, Jan Fabre, Stephen Kovats, Tim Etchells, Vaginal Davis, Mladen Dolar, Antonio Caronia). Oggi, a distanza di due anni, il film sta per essere “liberato”, con una serie combinata di azioni che partono in questi giorni per concludersi ad aprile 2015.

L’iniziativa Free Janez Janša, che Artribune sostiene come partner, è iniziata con la pubblicazione del saggio What’s in a name? firmato dal filosofo sloveno Mladen Dolar, scaricabile gratuitamente sotto forma di e-book. A seguire, da gennaio ad aprile, entrerà in scena Vuk Cosic, un altro artista, noto per la sua attività pionieristica nel campo della net art (e non solo), che pubblicherà su un blog oltre 50 clip video che sono degli extra inediti rispetto al cut finale del film, accompagnati da un commento. Alla fine della maratona, ad aprile, vedremo finalmente online il film in versione integrale, gratis e con sottotitoli in inglese, russo, spagnolo, italiano, croato, ceco e sloveno. Nell’attesa, ecco per voi il trailer e la pubblicazione appena uscita.

http://free.janezjansa.si

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Redazione

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