La Grande Madre, la contro-biennale di Massimiliano Gioni. Prime anticipazioni della grande mostra presentata per l’Expo 2015 con la Fondazione Trussardi a Palazzo Reale di Milano

“Racconterà l’iconografia e la rappresentazione della maternità. Ma sarà soprattutto una mostra sul potere della donna come potenza generatrice”. In altre parole, La Grande Madre: sarà questo il titolo con cui la Fondazione Trussardi porterà il suo contributo all’Expo 2015 di Milano. Una grande mostra allestita su 2mila metri quadri al piano nobile del Palazzo […]

Racconterà l’iconografia e la rappresentazione della maternità. Ma sarà soprattutto una mostra sul potere della donna come potenza generatrice”. In altre parole, La Grande Madre: sarà questo il titolo con cui la Fondazione Trussardi porterà il suo contributo all’Expo 2015 di Milano. Una grande mostra allestita su 2mila metri quadri al piano nobile del Palazzo Reale di Milano, come anticipato oggi dallo stesso direttore artistico della fondazione Massimiliano Gioni con un’intervista a La Repubblica. “In un’Expo che parla di nutrizione volevamo partire dal principio: si analizzerà l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, fino a oggi”, specifica Gioni.
Immancabile, il collegamento con la Biennale di Venezia, fresca di direzione del medesimo curatore, e pronta a proporre la sua edizione 2015 in date parzialmente coincidenti, diretta ora da Okwui Enwezor. Ed è lo stesso direttore del New Museum ad avallare per certi versi l’accostamento, sostenendo che la mostra milanese non avrà le dimensioni di una Biennale, “ma in qualche modo segnerà una linea di continuità con l’esperienza che ho fatto a Venezia: si tratta di una mostra enciclopedico- pedagogica di carattere storico”. Unica presa di distanze, le date: forse per scelta avveduta, La grande Madre si inaugurerà nel secondo trimestre di Expo, restando aperta dalla fine di agosto fino a metà novembre 2015. Poche al momento le anticipazioni sui contenuti dell’esposizione: ci saranno un’ottantina di artisti, che spazieranno dall’inizio del XX secolo fino ai contemporanei.

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Redazione

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