Roman Polanski? Un pedofilo. In Svizzera riemergono accuse vecchie di anni, e il regista diserta platealmente il Festival di Locarno

“Cari amici, mi dispiace dovervi comunicare che dopo aver constatato che la mia apparizione al Festival avrebbe potuto provocare tensioni e controversie da parte di persone contrarie alla mia presenza, ma di cui rispetto le opinioni, ho deciso a malincuore di rinunciare a parteciparvi. Mi rattrista sinceramente deludere le vostre aspettative”. Con questo secco comunicato il […]

Cari amici, mi dispiace dovervi comunicare che dopo aver constatato che la mia apparizione al Festival avrebbe potuto provocare tensioni e controversie da parte di persone contrarie alla mia presenza, ma di cui rispetto le opinioni, ho deciso a malincuore di rinunciare a parteciparvi. Mi rattrista sinceramente deludere le vostre aspettative”. Con questo secco comunicato il regista Roman Polanski ha comunicato la sua decisione di rinunciare alla prevista partecipazione alla 67.ma edizione del Festival del film di Locarno. Motivo? Le polemiche partite da alcuni esponenti politici locali, contrari alla sua presenza come “ospite d’onore”: “non vogliamo un pedofilo onorato dal festival”.
Tutto risalirebbe al noto arresto avvenuto nel suo chalet di Gstaad, nel 2009, in seguito alle richieste della magistratura americana, proprio mentre Polanski si accingeva a prendere parte al Festival di Zurigo. Il direttore artistico di Locarno, Carlo Chatrian, in un videocomunicato ha riportato la scelta del regista dicendo che questo rappresentava il giorno più triste del suo mandato. “Oggi il Festival subisce un contraccolpo. Non possiamo che rispettare la decisione di Roman Polanski, determinata da interferenze nelle scelte artistiche del Festival che continuiamo a considerare inaccettabili. Ci rattrista che il pubblico del Festival venga così privato di un’importante occasione di arricchimento culturale. Il Festival del film Locarno crede fermamente nel principio della libertà artistica. Nella sua lunga storia ha sempre saputo affermare questo concetto fondamentale, a dispetto di qualsiasi tentativo di ingerenza e pressione. E continuerà a farne la sua ragione d’essere”. Le accuse di pedofilia che hanno travolto Polanski non hanno lasciato indifferenti neanche i cantoni svizzeri, ricadendo direttamente sulla line-up degli incontri previsti al festival.

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