Attori diversamente abili, al Teatro Antico di Taormina. A settembre Nèon Teatro porta in scena Magnificat. E per sostenerlo è partito il crowdfunding

Il crowdfunding, o finanziamento collettivo, è ormai l’irrinunciabile strumento di singoli, gruppi, associazioni culturali e istituzioni, per recuperare fondi dal basso, contando sulla solidarietà e la fiducia in un progetto. Una pratica di micro-finanziamento, esplosa negli ultimi anni, a cui in tantissimi fanno ricorso tramite apposite piattaforme web. Anche l’associazione culturale Nèon – attiva da venticinque anni […]

Il crowdfunding, o finanziamento collettivo, è ormai l’irrinunciabile strumento di singoli, gruppi, associazioni culturali e istituzioni, per recuperare fondi dal basso, contando sulla solidarietà e la fiducia in un progetto. Una pratica di micro-finanziamento, esplosa negli ultimi anni, a cui in tantissimi fanno ricorso tramite apposite piattaforme web.
Anche l’associazione culturale Nèon – attiva da venticinque anni – ha deciso di sfruttare l’esercizio democratico del crowdfunding per realizzare un proposito genuinamente politico: portare il proprio spettacolo Magnificat, eseguito prevalentemente da attori diversamente abili, al Teatro Antico di Taormina.

Magnificat

Magnificat

Magnificat è in cartellone martedì 9 settembre, con la regia di Monica Felloni e la direzione artistica di Piero Ristagno. Ed è proprio Ristagno a scrivere: “Dedicato alla vita, all’umanità nelle infinite forme, all’utopia di pace. Che si stampi negli occhi e nelle pietre il profondo parlare difforme, che restino orme di zoppìe impenitenti e sentieri nell’aria per carrozzelle disancorate. Che la poesia prevalga, debordi dai corpi e inondi l’intero Anfiteatro”. Per rendere concreto questo visionario progetto è nata Sostieni Magnificat, campagna sociale grazie alla quale è possibile contribuire (anche con una donazione di pochi euro) attraverso una pagina dedicata su Eppela, fino al prossimo 4 settembre. Al di là degli esisti strettamente artistici, tutti da verificare dopo il debutto, la mera possibilità che uno dei templi della classicità sia abitato da attori diversamente abili è un proponimento di profonda, rivoluzionaria civiltà. Che merita attenzione e, perché no, concreta collaborazione.

–      Michele Pascarella 

www.associazioneculturaleneon.it
www.eppela.com

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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