Il bestiario fantastico di Zoomaginario. Arte contemporanea tra lemuri e giraffe nel bioparco Zoom di Cumiana. In collaborazione con Paratissima di Torino

Siamo a Torino o nella Savana? Perché a mezz’ora di macchina dal capoluogo subalpino si stendono a Cumiana i 160mila mq di Zoom, il primo bioparco immersivo d’Italia, che si apre per il secondo anno consecutivo all’arte contemporanea con Zoomaginario. Una mostra di sculture e installazioni site specific di 12 giovani artisti, a cura di […]

Siamo a Torino o nella Savana? Perché a mezz’ora di macchina dal capoluogo subalpino si stendono a Cumiana i 160mila mq di Zoom, il primo bioparco immersivo d’Italia, che si apre per il secondo anno consecutivo all’arte contemporanea con Zoomaginario. Una mostra di sculture e installazioni site specific di 12 giovani artisti, a cura di Francesca Canfora e Daniele Ratti, direttori artistici di Paratissima, che nasce da un contest nazionale lanciato nel dicembre 2013 e al quale hanno risposto in sessanta. Testimonianza della scorsa edizione è la presenza di Piovrilla, realizzata da Simone Benedetto, prima acquisizione di Zoom con lo scopo di creare una collezione di opere d’arte all’aperto che crescerà di anno in anno. Solo a fine mostra, che avverrà il 31 ottobre, si saprà quali opere saranno esposte anche a Paratissima e, soprattutto, quale opera vincerà i 3mila euro di premio, unita alla possibilità di entrare nella collezione permanente di questo parco dove sono riprodotti, grazie ad un team di scenografi professionisti, i microclimi e le ambientazioni di Africa e Asia.
Dunque, opere in simbiosi con l’ambiente circostante, in un habitat ricreato ad hoc, per permettere agli animali nati in cattività e provenienti da altri parchi affini di circolare liberamente, e poter essere studiati dai numerosi biologi che vi lavorano. In questo luogo di ricerca e sensibilizzazione nei confronti delle specie a rischio estinzione si possono vedere le opere Grimaldeudo di Gianni Colangelo, un drago frutto di assemblaggio di strumenti agricoli; l’alieno Hg 80 di Renato Sabatino; la lumaca Cheope di Osvaldo Moi; il granchio preistorico Quake Crab del collettivo Neropece; la GraffaRaffa fatta di graffette in acciaio inox di Pietro D’Angelo; il mitologico Thorax Brassica di Nicolò Borgese; l’anemone occhiuto Attinia Panoptes di Stefano Prina; l’airone Strizza di Giovanna Basile; l’elefante Diplotene Alata di Vincent Bios; l’Aquilera a sonagli composta da pneumatici e marmo di Nazareno Biondo; Alien Life di Carlo Dicillo e l’Orsomartello di Daniela Miola. Anche per questa edizione è stato coinvolto uno scrittore, Carlo Grande, che ha realizzato per ogni animale fantastico un racconto, da leggere sia sui totem in mostra che nei testi del catalogo.

– Claudia Giraud

www.zoomtorino.it

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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