Dan Flavin, Matthew Barney, Keith Haring, Julian Schnabel. Pioggia di record anche da Sotheby’s New York, nell’asta di Contemporary Art che totalizza 365 milioni di dollari

Possono sembrare un risultato esiguo, i 364,3 milioni di dollari dell’asta di Contemporary Art di Sotheby’s New York di ieri sera, 14 maggio, se paragonati alla strabiliante cifra di 745 milioni segnata nella sera precedente da Christie’s, con l’asta più ricca della storia. Ma per Sotheby’s il totale di questo maggio 2014 supera quello dell’anno […]

Possono sembrare un risultato esiguo, i 364,3 milioni di dollari dell’asta di Contemporary Art di Sotheby’s New York di ieri sera, 14 maggio, se paragonati alla strabiliante cifra di 745 milioni segnata nella sera precedente da Christie’s, con l’asta più ricca della storia. Ma per Sotheby’s il totale di questo maggio 2014 supera quello dell’anno precedente, quando aveva portato a casa $293 milioni e un catalogo più sottile. Ottime percentuali di vendita, con soli 12 lotti invenduti su un totale di 79, e anche qui ben nove record d’artista tra cui altri due per artiste donne, Rosemarie Trockel, che ha sfiorato i 5 milioni partendo da una stima di $1.5-2 milioni, e Sarah Lucas. Gli altri record sono stati segnati da Dan Flavin, Adam McEwen, Matthew Barney, Keith Haring, James Rosenquist, Wade Guyton e Julian Schnabel.
Top lot per per Andy Warhol con la serie di sei autoritratti rimasti nella stessa collezione privata dalla mostra da Anthony d’Offay nel 1986, venduti per $30 milioni, a metà delle sue stime. Secondo posto per Blau di Gerhard Richter, anch’esso perfettamente entro le stime con la cifra di $28.7 milioni, di poco superiore al Popeye di Jeff Koons, la prima scultura di questa serie ad apparire sul mercato all’incanto. Rimanendo nell’ambito della scultura, quella di Urs FischerWhat If the Phone Ringsf del 2003, che rappresenta tre nudi femminili realizzati in cera – è stata venduta a $3,5 milioni partendo da una stima massima di $1.8 milioni. Quarto posto per la monumentale opera in 5 pannelli di Jean Michel Basquiat, Undiscovered Genius of the Mississippi del 1983, battuta a $23,6 milioni.
Tra le altre opere di Warhol, Big Electric Chair acquistata dal dealer Alberto Mugrabi per $20,4 milioni, e 12 Mona Lisas (Reversal Series) battuta a $11.365.000. Nella top ten ritroviamo dopo molto tempo anche  Yves Klein con Relief eponge bleu (RE 51) del 1959, venduta al di sopra della stima minima a  $16,9 milioni. E poi Untitled di Martin Kippenberger, che da una stima massima di 4 milioni ha superato i $5,5 milioni grazie a Jeffery Deitch. Il 15 maggio Phillips conclude questa settimana newyorchese, costretta a riposizionarsi in coda a causa della nuova asta che Christie’s ha sapientemente creato per aprire la settimana.

– Martina Gambillara

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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