Salone Updates: dalle feste patronali al design contemporaneo. Le luminarie di Domenico Pellegrino reinventano tavoli, biciclette, Ape Car. E una scintillante Sicilia pop

Le luminarie? “Simboli eterni scolpiti nel legno”, a ricordare “la rinascita, la grazia della Santuzza dopo la peste, la luce dopo l’oblio”. Così Domenico Pellegrino, artista e designer palermitano, racconta le sue luminarie, quelle che da secoli adornano le città del Sud Italia, durante le feste religiose e patronali. Pellegrino ne ha fatto il leitmotiv […]

Le luminarie? “Simboli eterni scolpiti nel legno”, a ricordare “la rinascita, la grazia della Santuzza dopo la peste, la luce dopo l’oblio”. Così Domenico Pellegrino, artista e designer palermitano, racconta le sue luminarie, quelle che da secoli adornano le città del Sud Italia, durante le feste religiose e patronali. Pellegrino ne ha fatto il leitmotiv di alcuni progetti recenti: omaggi alla propria terra e a quei riti che scandiscono il tempo sacro e profano di una socialità popolare, tra sagre, processioni, prospetti barocchi, giostre, lustrini, edicole votive, insegne strobo ed altarini accesi.
Mischiando tavolozze di colori mediterranei, oggetti cult del profondo Sud, umori e rumori di vicoli affollati, sagome di cuori come ex voto-giocattolo, decori di carretti siciliani, profumi di street food e distese assolate, Pellegrino ha sfornato una collezione di oggetti impreziositi da file di lampadine e volute variopinte: luminarie impossibili, che incrociano reperti del quotidiano nel segno di un allegro folk contemporaneo.

Bella Vero, 2014 - Domenico Pellegrino e Massimo Cannatella

Bella Vero, 2014 – Domenico Pellegrino e Massimo Cannatella

In occasione del Salone del Mobile di Milano, lo showroom di Trading Group espone la deliziosa linea di tavolini: il piano di vetro custodisce frammenti pop di scintillanti luminarie, a contrasto con la linearità geometrica delle strutture bianche.  C’è poi la grande Ape Car Trinacria, acquisita ed esposta in permanenza, ready made siculo stracolmo di luminarie accese: due simboli locali fusi in un unico oggetto ironico, kitsch, eccessivo, romantico, povero ma bello, eccezionalmente agghindato a festa. Il progetto è promosso dall’associazione Ars Mediterranea e segue quelli dell’ApeGaribaldi di Stefania Galegati, esposta alla Gam di Palermo, e dell’ApeBianca, costruita in memoria di Andrea Di Marco e installata su un molo dell’antico porto arabo.
E infine, la Sicilia. L’isola, semplicemente. Che Pellegrino trasforma in un radioso gioiello over size. Disegnata con le celebri lampadine di strada, è un concentrato di memorie estetiche e poetiche, icona delle icone, tirata giù dagli addobbi di una parata sacra e resuscitata come reperto di fiaba. La espone, in parallelo, la galleria di Giovanni Bonelli, per la collettiva Spazio Privato. A fianco, un’ultima creazione: Bella Vero è una bicicletta ripensata da un restyling artigianale, tutta luci e raffinati intagli lignei, realizzata insieme a Massimo Cannatella, noto biciclettaio e collezionista palermitano. In mostra anche opere di Paul Beel, Nicky Hoberman, Matteo Bergamasco, Marco Pace, Manfredi Beninati Domenico Pellegrino, Bertozzi e Casoni, Gianni Pettena, Marco Cingolani, Weiner Vaccari, Aaron Demez, Velasco Vitali.

– Helga Marsala

“Spazio Privato”
Galleria Giovanni Bonelli – Via Luigi Porro Lambertenghi 6, Milano
Treding Group – Via Watt 38, Milano
fino all’11 maggio 2014
www.bonelliarte.com
www.trading-group.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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