A Roma Regione Lazio e Comune tagliano i finanziamenti a Romaeuropa, Romaeuropa è costretta a sospendere la stagione del Teatro Palladium, Regione e Comune trovano i finanziamenti e si riprendono il Palladium. Polemiche inevitabili

“La Fondazione Romaeuropa ad oggi non è stata coinvolta in tale progetto e riconferma, nonostante il successo degli spettacoli di Peter Stein ed Emma Dante, la sospensione della sua stagione di spettacoli per il 2014”. Oggetto? Il Teatro Palladium, a Roma: struttura che la fondazione capitolina ha gestito negli ultimi dieci anni, ma per la quale […]

La Fondazione Romaeuropa ad oggi non è stata coinvolta in tale progetto e riconferma, nonostante il successo degli spettacoli di Peter Stein ed Emma Dante, la sospensione della sua stagione di spettacoli per il 2014”. Oggetto? Il Teatro Palladium, a Roma: struttura che la fondazione capitolina ha gestito negli ultimi dieci anni, ma per la quale – come annunciava il Consiglio di Amministrazione dopo la riunione del 17 dicembre 2013 – era stata costretta a cancellare la stagione 2014, “al seguito dei tagli economici ricevuti nel mese di novembre 2013 e dell’incertezza relativa ai finanziamenti pubblici locali per il 2014”. Ora la svolta, ed a questa si riferisce il progetto di cui sopra: “un piano di rilancio per il Palladium da parte  di Regione Lazio, Roma Capitale ed Università Roma Tre, proprietaria del Teatro”. Gli enti che – a dire della fondazione – hanno tagliato i finanziamenti a Romaeuropa, ora rilanciano in proprio con un “progetto di formazione sulle professionalità del teatro”. Insomma, deduciamo, le istituzioni hanno portato la Fondazione Romaeuropa a dover alzare bandiera bianca sottraendole risorse e poi hanno usato le stesse risorse per un loro progetto sul teatro. Legittimo, per carità, ma non molto trasparente almeno per quello che appare a caldo.
La Regione – si legge nelle note stampa – ha previsto un ‘congruo investimento’ per il prestigioso spazio e, insieme alle altre Istituzioni, si è impegnata a garantire la continuità delle attività, messa a rischio dalla riduzione dei finanziamenti alla Fondazione RomaEuropa, a cui va un pensiero particolare per l’ottimo lavoro di questi anni”. Ma allora perché tagliare i finanziamenti, se si riconosce a Romaeuropa di aver svolto un ottimo lavoro? La fondazione, dal canto suo, per ora reagisce con diplomazia, dichiarandosi “felice del positivo ed importante intervento delle Istituzioni pubbliche ed augura alla struttura un orgoglioso futuro come centro di formazione delle professionalità del mondo del teatro (secondo quanto finora riferito)”. Ma la domanda senza risposta resta: se c’erano “congrui investimenti” da fare, perché sono stati tagliati i finanziamenti ad una fondazione così importante a livello internazionale?

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Redazione

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