Due passi tra le nuvole. Fujiko Nakaya immerge nel vapore acqueo uno dei ponti della baia di San Francisco. Installazione spettacolare, per salutare il nuovo Exploratorium

Passeggiare tra banchi di nebbia, perdendo le coordinate. Come stare tra le nuvole: blocchi di vapore acqueo che avvolgono e disorientano, con tutta l’emozione di una camminata surreale. È questa la magia che insegue Fujiko Nakaya nelle sue installazioni, ambienti immersivi generati grazie a un dispositivo tecnologico, capaci di catapultare il pubblico dentro fenomeni atmosferici artificiali, assolutamente […]

Passeggiare tra banchi di nebbia, perdendo le coordinate. Come stare tra le nuvole: blocchi di vapore acqueo che avvolgono e disorientano, con tutta l’emozione di una camminata surreale. È questa la magia che insegue Fujiko Nakaya nelle sue installazioni, ambienti immersivi generati grazie a un dispositivo tecnologico, capaci di catapultare il pubblico dentro fenomeni atmosferici artificiali, assolutamente suggestivi.
L’ultimo progetto è stato appena presentato a San Francisco, in occasione della riapertura dell’Expoloratorium: uno storico museo didattico, in cui la scienza incontra il linguaggio della creatività e della comunicazione, riaperto in un nuovo spazio architettonico, ampliato e dotato di ulteriori servizi, in una posizione spettacolare sul lungomare del centro. L’opera di Nakaya, Fog Bridge #72494, celebra l’evento avvolgendo in una nube di candida nebbia il ponte pedonale di oltre 50 metri che collega le banchine 15 e 17 e che conduce proprio di fronte al Museo.

Fujiko Nakaya

Fujiko Nakaya

Il meccanismo? Semplice, ma dall’effetto onirico. L’acqua pompata ad alta pressione attraverso gli ottocento ugelli che costeggiano il ponte crea la spessa coltre di vapore, del tutto simile a una gigantesca nuvola. Bellissimo di giorno, sensazionale la notte: tra lo sciabordio dell’acqua, le luci della città e la temporanea apparizione che inghiotte nel buio la lunga passerella, trasformando l’angolo della baia in una scena da fiaba.
Stagione particolarmente felice, questa, per San Francisco. Che con l’anniversario del Golden Gate Bridge, il completamento del nuovo arco orientale del San Francisco-Oakland Bay Bridge, la Coppa America e la riapertura dell’Exploratorium sul waterfront, si è guadagnata l’appellativo di “Year of the Bay”. Un anno dedicato al mare e al rapporto tra cittadini e natura, all’insegna di sport, arte e cultura.

– Helga Marsala

www.exploratorium.edu

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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