Arte da diporto: Ferragamo inaugura a Marina di Scarlino il suo Spazio Transiti, cento metri quadri per mostre temporanee in uno dei porti turistici più esclusivi della Toscana. Si salpa con Silvia Camporesi, Velasco Vitali…

L’arte non va in vacanza, o meglio: va anche là dove si fa vacanza. Presto o tardi la primavera più piovosa che si ricordi a memoria d’uomo andrà in archivio e tabloid, rotocalchi e telegiornali assortiti cominceranno la sfiancante azione di ammorbante logorio ai fianchi: spiagge, gelati, ombrelloni, creme abbronzanti, bere in continuazione e mangiare […]

L’arte non va in vacanza, o meglio: va anche là dove si fa vacanza. Presto o tardi la primavera più piovosa che si ricordi a memoria d’uomo andrà in archivio e tabloid, rotocalchi e telegiornali assortiti cominceranno la sfiancante azione di ammorbante logorio ai fianchi: spiagge, gelati, ombrelloni, creme abbronzanti, bere in continuazione e mangiare tanta frutta e verdura. Per chi può evadere dal tran-tran agostano, magari a bordo di un’imbarcazione da diporto, conviene segnarsi l’attracco di Marina di Scarlino, piena Toscana: località tendente all’esclusività tra Follonica e Punta Ala, a un passo da una preziosa riserva naturale e giusto davanti all’Isola d’Elba. Tra le attrazioni per un turismo intelligente arriva, da fine maggio, Spazio Transiti: cento metri quadri aperti dall’orario dell’aperitivo fino a tarda sera griffati Leonardo Ferragamo, che elabora il progetto come vetrina legata a Nautor’s Swan, il ramo d’azienda del gruppo specializzato in yacht d’extra lusso.
Leggiadro il riferimento, in sede di presentazione del progetto, alla natura acquatica del Belpaese – tra santi e poeti c’è pure un discreto numero di navigatori: dati del 2011 dicono che i mari nostrani sono attraversati da circa 100mila imbarcazioni immatricolate, oltre 15mila sopra i dodici metri; c’è mercato, dunque, e considerato che lusso e bellezza vanno a braccetto il legame con l’arte nasce pressoché spontaneo. Una mostra al mese per cinque mesi, in quella che viene definita “isola culturale”, spazio dove gli artisti possono attraccare, lasciare traccia di sé prima di ripartire verso altri lidi. In cabina di regia Paolo Campiglio, che elabora un programma di eventi a tema, con gli ospiti chiamati a relazionarsi nel modo più libero e originale possibile con gli elementi propri dell’ambiente naturale locale e con concetti il più possibile aderenti al mondo del mare. Si parte, dunque, dal vento: elemento essenziale per la navigazione evocato dai feltri di Paola Pezzi, dagli acquerelli di Marc Bowditch e dalle installazioni di Lucia Sammarco. Terra, acqua e tempo gli altri filoni saggiati nel corso dell’estate dagli interventi dei vari Velasco Vitali Silvia Camporesi, Nanni ValentiniPatrizia ed Elisabetta NovelloMarco Di GiovanniDaniele SalvalaiRenzo ChiesaElena Modorati Gregorio Botta. Per un programma che scorre senza soluzione di continuità dalla scultura alla figurazione, fino alla fotografia: partenza sabato 25 maggio da Località Puntone, sede designata di Spazio Transiti.

– Francesco Sala

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Francesco Sala

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