Salone Updates: fresco, colorato e divertente il frullato di Cristina Morozzi, tra vintage e novità; le sue scoperte raccolte nel contenitore Juice. In zona Porta Venezia il nuovo brand Colé e le realizzazioni di Luca Nichetto

In garage finiscono sempre cose strane: vecchi abiti stipati in casse e cartoni, la sedia in più per quando vengono gli ospiti; ovviamente auto e biciclette, ma anche tutto quell’armamentario di oggetti che si rivelano diversamente utili, o inaspettatamente indispensabili. Al Garage Milano, zona Porta Venezia, finisce Juice: una energizzante selezione di novità raccolte da […]

In garage finiscono sempre cose strane: vecchi abiti stipati in casse e cartoni, la sedia in più per quando vengono gli ospiti; ovviamente auto e biciclette, ma anche tutto quell’armamentario di oggetti che si rivelano diversamente utili, o inaspettatamente indispensabili. Al Garage Milano, zona Porta Venezia, finisce Juice: una energizzante selezione di novità raccolte da Cristina Morozzi con la complicità del tandem composto  da Michela Pellizzari e Federica Sala, reduce dalla curatela della sezione Objects che ha portato in via ufficiale il design all’ultimo MiArt.
Non sono pochi i 1300 metri quadri open space di quella che fu una vecchia carrozzeria, oggi reinventata a piattaforma per happening e arti varie: il murale che sulla facciata d’ingresso promette Revival, a cubitali caratteri fifty, introduce alla piccola ma preziosa sezione vintage, con abiti, mobili e accessori del tempo che fu. Per il resto si punta al nuovo, se non al nuovissimo: è il caso delle sedute Colé, nuovo brand italiano; ma anche degli arredi realizzati da Luca Nichetto per One Nordic: il marchio 2.0, che aggira i vincoli degli showroom ed esiste solo sulla rete. Relax puro sui Balloon di Florence Jaffrain, poltrone a sacco che avvolgono e non si afflosciano; effetti optical per i tappeti Triangle che Bertjan Pot disegna per Gorlan. Atmosfere spaziali per l’angolo riservato ad Haymann, con i tavolini in vetro di Dan Yeffet e Lucie Koldova; calore a tavola per Chiara Andreatti, che presenta la sua attività di designer free-lance con le porcellane della serie Salad Ink. Omaggio alla pop-art, con pennellate stile Roy Lichtenstein per il salottino che invita alla lettura del nuovo numero di Brownbook.

Francesco Sala


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Francesco Sala è nato un mesetto dopo la vittoria dei mondiali. Quelli fichi contro la Germania: non quelli ai rigori contro la Francia. Lo ha fatto (nascere) a Voghera, il che lo rende compaesano di Alberto Arbasino, del papà di…

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