A Firenze c’è Artour-O il Must. Torna la piattaforma creativa che anima la città per quattro giorni. Mettendo in rete privati e istituzioni. Tra gli ospiti anche Bob Dylan

Ne ha fatta di strada da quel lontano 2005, quando vide la luce sotto forma di network internazionale per l’arte e il design, con tutta la voglia di coinvolgere istituzioni, fondazioni, associazioni, aziende. Artour-O il Must, che oggi torna a Firenze con la sua nona edizione, nel nome già racconta qualcosa di sé: Must è infatti […]

Ne ha fatta di strada da quel lontano 2005, quando vide la luce sotto forma di network internazionale per l’arte e il design, con tutta la voglia di coinvolgere istituzioni, fondazioni, associazioni, aziende. Artour-O il Must, che oggi torna a Firenze con la sua nona edizione, nel nome già racconta qualcosa di sé: Must è infatti una sorta di acronimo irregolare della definizione “MUSeo Temporaneo”. Ed è così che ama raccontarsi Artour-O: un museo senza sede fissa, immateriale, effimero, diffuso, di volta in volta in simbiosi con città, eventi, comunità culturali, realtà imprenditoriali.
La rete di soggetti, coinvolti dalla piattaforma guidata da Tiziana Leopizzi, conta sulla rinnovata partecipazione della Fondazione Fiumara d’Arte, della Fondazione MUDIMA e del Museo Luzzati, insieme ad alcune new entry, tra cui: il Comune di Asti, che ripropone la mostra itinerante “My Secret Life”, ideata dall’Assessore Massimo Cotto, con in campo musicisti/poeti del calibro di Bob Dylan e Leonard Cohen, e di alcune pop star italiane, come Laura Pausini e Giorgio Faletti, pronti a cimentarsi con colori e pennelli; l’Officina delle Zattere, nuovo spazio d’arte e cultura da poco inaugurato a Venezia; l’Accademia di Belle Arti di Roma; e una serie di aziende che dialogano con il mondo dell’arte contemporanea e del design in qualità di committenti.
E il tema della committenza, declinata in chiave contemporanea, è da sempre uno dei “must” della manifestazione: l’indagine sul panorama di privati e imprese che, con azioni virtuose, intavolano partnership di varia natura con soggetti diversi dell’art system, continua a essere scandagliato da Artour-O, attraverso eventi e collaborazioni; confermata, infine, l’ormai rituale assegnazione degli Artour-O d’Argento, riconoscimenti destinati ai grandi committenti del presente.

Artour-O 2013 - Franco Repetto

Artour-O 2013 – Franco Repetto

Quattro le sezioni in cui si articola questa edizione: Artour-O Interior, mostra di soli quattro giorni, con progetti di arte e design allestiti nelle stanze di Villa La Vedetta, a Firenze;  Artour-O nel Parco, percorso espositivo en plein air, con sculture e installazioni allestite nel giardino della Villa; Artour-O a Tavola, ovvero che presentano opere ispirate al rapporto arte-cibo, con tanto di ricette creative affidate allo chef del Ristorante Onice di Villa La Vedetta; Artour-O in Città, opere d’arte inserite in contesti storici, come inattesi landmark urbani, per riscoprire i luoghi più affascinanti di Firenze, attraverso la lente del contemporaneo. Tra le varie sedi coinvolte, il Museo di Santa Maria Novella e il Museo Nazionale Alinari della Fotografia, insieme ad alcuni palazzi dell’aristocrazia, hotel e gallerie d’arte; infine Focus, momenti dedicati all’approfondimento teorico: quest’anno il tema centrale è quello dello straordinario patrimonio culturale e visivo, lasciato in eredità da Leonardo da Vinci.
Tra il 7 e il 10 marzo 2013, i quattro giorni di Artour-O il Must si sviluppano come un maxi opening non stop. Un evento in progress, che procede grazie a una rete di location, di voci, di sguardi e contributi. Rafforzando l’idea originale di network creativo.

– Helga Marsala

www.artour-o.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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