Catania, Fondazione Puglisi Cosentino. Si riparte, dopo l’impasse, con le meraviglie del corallo. E una partnership con la Fondazione Roma Mediterraneo. Ecco cosa è successo in conferenza stampa

L’ultima mostra è stata quella di Carla Accardi, inaugurata il 6 febbraio 2011 e conclusasi, dopo una lunga proroga, il 18 maggio 2012. Oltre un anno di stop sullo stesso progetto, per la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania, e poi 8 mesi di pausa, in attesa di un restart. Che arriverà, come annunciato ieri in […]

L’ultima mostra è stata quella di Carla Accardi, inaugurata il 6 febbraio 2011 e conclusasi, dopo una lunga proroga, il 18 maggio 2012. Oltre un anno di stop sullo stesso progetto, per la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania, e poi 8 mesi di pausa, in attesa di un restart. Che arriverà, come annunciato ieri in conferenza stampa, il prossimo 3 marzo, data di inaugurazione di una nuova grande esposizione. Niente arte contemporanea, stavolta. Nessun grande nome del Novecento, ma un insolito tuffo nella tradizione dell’alto artigianato locale, quello più prezioso, quello che ha segnato la storia di un’eccellenza creativa fatta di manualità straordinaria e di unicità dei materiali. I grandi capolavori del Corallo. I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolo viene presentata nella sede di Palazzo Valle dal Presidente Alfio Puglisi Cosentino e dalla curatrice, Valeria Li Vigni, direttore del Museo Pepoli di Trapani. Una mostra che proprio a Trapani approderà in seconda battuta, nel mese di aprile. Un viaggio nella magnificenza delle arti applicate d’epoca, tra suggestive ricostruzioni virtuali, wunderkammer interamente dedicate alla spettacolarità degli manufatti (gioielli, arredi sacri saliere, calamai, specchiere, cornici, scrigni…), percorsi dedicati alle evoluzioni tecniche tra ‘500 e ‘800, approfondimenti sugli oggetti liturgici e gli aspetti simbolici., fino alle traiettorie geografiche che segnarono la fortuna commerciale dell’oro rosso siciliano.

5m Catania, Fondazione Puglisi Cosentino. Si riparte, dopo l'impasse, con le meraviglie del corallo. E una partnership con la Fondazione Roma Mediterraneo. Ecco cosa è successo in conferenza stampa

Orafo trapanese, Pendente con San Giovanni Battista, oro, corallo, smalti, perla – prima metà sec. XVII (ante 1647) – cm. 11 x 6,2

Questo è il nuovo incipit della Fondazione, in un periodo che, come sottolinea il patron Puglisi Cosentini “è difficile per tutto il Paese e lo è anche per noi”. E il punto sono, evidentemente, le risorse. La Fondazione, che in passato aveva ricevuto anche dei fondi regionali, oggi si ritrova in tal senso scoperta: “le amministrazioni pubbliche non hanno mezzi ed è tutto troppo farraginoso. Meglio lasciar stare, è solo una perdita di tempo”. Che le casse siano assai più vuote d’un tempo e che dal punto di vista burocratico gli ostacoli siano moltissimi, è acclarato. Sono tempi duri, per l’appunto. Ma lo sono innanzitutto per i musei pubblici, che soffrono e si spengono; e lo sono per certe piccole fondazioni, dotate di collezioni e prive di imprenditori alle spalle, che vengono sostanzialmente abbandonate al loro destino. Risorse poche, da concentrare sulle emergenze, senza dispersioni.
La soluzione per Puglisi Cosentino? Un sodalizio stretto con la Fondazione Roma Mediterraneo, presieduta da Emmanuele Emanuele. Sia questa mostra, che le prossime in cantiere per il 2013, saranno supportate in sinergia: gli spazi prestigiosi di Palazzo Valle, il sostegno economico dell’istituzione romana e un’alternanza di progetti curati dall’una o dall’altra fondazione. Strategie di mutuo soccorso, scambiandosi convenienze, opportunità, idee, energie, economie.
Quanto alla scelta di ripartire con l’artigianato storico, Puglisi Cosentino specifica che fin dagli inizi nelle sue intenzioni c’era l’idea di spaziare tra epoche e linguaggi: “Non ho mai voluto focalizzare tutto sul contemporaneo; mi interessa altrettanto l’arte antica, le opere classiche, le opere e gli oggetti. Mi interessa la bellezza. E la possibilità di avvicinare la gente alle cose belle”. Nulla ancora sui progetti futuri, ma  qualche indizio alla fine trapela. A fine settembre c’è in programma una mostra sull’Ottocento siciliano e a maggio una personale di una nota fotografa italiana contemporanea, sul cui nome resta ancora il massimo riserbo.
La mostra sui coralli, che si preannuncia di alta qualità, ospiterà oggetti arrivati dalle collezioni di Banca Popolare di Novara, Museo Pepoli, Fondazione Whitaker (Palermo), Museo Diocesano di Monreale.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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