Bologna Updates: e non potevano mancare le nostre interviste flash ai galleristi. Arte Fiera volge al termine e Artribune raccoglie un po’ di commenti. Tra entusiasmi e qualche critica…

Arte Fiera, domenica pomeriggio, si tirano le somme. Com’è andata l’edizione 2013, che ha battezzato la direzione della coppia Spadoni–Verzotti? Ce lo raccontano alcuni galleristi, qualcuno storico, qualcun altro emergente, a cui abbiamo chiesto di fare un piccolo bilancio per le nostre tradizionali videopillole. Un modo per avere riscontri effettivi dai diretti interessati, coloro che […]

Arte Fiera, domenica pomeriggio, si tirano le somme. Com’è andata l’edizione 2013, che ha battezzato la direzione della coppia SpadoniVerzotti? Ce lo raccontano alcuni galleristi, qualcuno storico, qualcun altro emergente, a cui abbiamo chiesto di fare un piccolo bilancio per le nostre tradizionali videopillole. Un modo per avere riscontri effettivi dai diretti interessati, coloro che sulle fiere scommettono e investono, cercando contatti, visibilità, occasioni, prestigio, ma soprattutto business.
Prova superata? Insomma. Se per i più giovani, o per le gallerie più classiche, Bologna è sempre una bella opportunità, per le gallerie che puntano su una ricerca più spinta, o che viaggiano su una fascia di collezionismo di taglio molto internazionale, un po’ di delusione c’è stata. Non sempre dichiarata palesemente – e magari raccontata in privato, a videocamere spente – ma emersa a tratti anche in queste poche battute. Troppi i grandi nomi assenti, poche le presenze straniere (sia in termini di espositori che di collezionismo) e un taglio che forse non possiede sufficiente appeal per certi circuiti. Senza contare lo spauracchio della crisi, che torna nei discorsi di tutti.

Nel complesso, però, la più antica e istituzionale kermesse fieristica nazionale, resta un punto fermo: autorevole, con un suo zoccolo duro di aficionados, con tanto pubblico e una identità specifica. Da sostenere e difendere. Una fiera più ristretta, quest’anno. Meno adesioni, è vero, ma col vantaggio di una maggiore fruibilità: due soli padiglioni, solo 130 stand, una divisione più netta tra novecento e attualità, e qualche bella sorpresa, come la mostra sulle Storie Italiane e la sezione, ben riuscita, dei Solo Show.
Sentiamo allora cosa hanno detto ai nostri microfoni Studio Trisorio (Napoli), Mazzoli (Berlino), Bianca (Palermo), Bianconi (Milano), Fama Gallery (Verona), Ronchini (Terni/Londra), Peola (Torino), Guidi (Roma), Astuni (Bologna)…

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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