Miami Updates: il problema di questa Art Basel? È che è finita la crisi, e ci sono troppi party! Arriva il momento più atteso: ecco le videointerviste ai galleristi italiani

“È finito l’effetto Lehmann, e la città è tornata a riempirsi di feste e di inaugurazioni: sembra un paradosso, ma la gente ha troppe distrazioni, si concentra meno sulla fiera”. Parole di Chiara Repetto, della galleria milanese KauffmannRepetto: che confermano una Art Basel Miami Beach dai risultati alterni, ma che certo aprono prospettive di fiducia […]

È finito l’effetto Lehmann, e la città è tornata a riempirsi di feste e di inaugurazioni: sembra un paradosso, ma la gente ha troppe distrazioni, si concentra meno sulla fiera”. Parole di Chiara Repetto, della galleria milanese KauffmannRepetto: che confermano una Art Basel Miami Beach dai risultati alterni, ma che certo aprono prospettive di fiducia che forse travalicano lo specifico dell’evento americano.
Le ha affidate ai microfoni di Artribune, per la consueta mini-inchiesta video con le interviste ai galleristi italiani presenti nelle fiere. Le risposte più ricorrenti? Molti contatti, più che molte vendite, e una flessione sulle opere molto costose (altro dato di discontinuità rispetto al recente passato, quando si vendevano solo i top price, ora invece forse tornano a comprare i collezionisti medi); prevalenza di visitatori sudamericani, con qualche novità, come i colombiani; contrazione forte degli europei, e soprattutto degli italiani. Comunque, le risposte sono a vostra disposizione nel video: buona visione…

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Redazione

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