Altro che pranzo di Natale e cenone di Capodanno: da scatolabianca si fa la fame! O meglio: la fanno Robin Detje ed Elisa Duca, in performance a Milano. Ecco video e fotogallery

Provano in tutti i modi a stabilire un contatto. Prima tentando la sincronia di movimenti secchi, scatti ritmati che falliscono in un inconsapevole e incontrollato balletto. Poi con le gambe sotto il tavolo, uno di fronte all’altra: per una cena impossibile. Dal 2009 si firmano bösediva, ma al secolo sono il regista e autore tedesco […]

Provano in tutti i modi a stabilire un contatto. Prima tentando la sincronia di movimenti secchi, scatti ritmati che falliscono in un inconsapevole e incontrollato balletto. Poi con le gambe sotto il tavolo, uno di fronte all’altra: per una cena impossibile. Dal 2009 si firmano bösediva, ma al secolo sono il regista e autore tedesco Robin Detje e la performer italiana Elisa Duca: duo che bazzica in quella terra di nessuno – o di troppi – che accompagna il confine tra teatro d’avanguardia e arte concettuale. Dopo essere apparsi al Santarcangelo Festival eccoli nuovamente in Italia: la loro Schönheitmachine trova casa da scatolabianca, piattaforma milanese che offre riparo a progetti di giovani artisti. Accoglienza, già in strada, con l’installazione sonora dell’Einstürzende Neubaten  Jochen Arbeit, tappeto rumoristico in puro stile kraut-industrial. All’interno della “scatola” gira, in loop, il video che racconta la performance. Poi, in scena, la performance stessa.

Detje e Duca si presentano incappucciati con sacchetti di carta. Si guardano ma non si vedono; si sfiorano e mai si toccano: finiscono a cena insieme; ma vino e cibo si spalmano sulla loro maschera, colano e cadono, non riescono a impietosire o a forzare una barriera che per quanto fragile risulta insuperabile. A poco a poco la carta cede, giusto lo spazio per infilare in bocca una sigaretta e una gomma da masticare. Elementi feticcio di una comunicazione dolorosa e faticosa. Ma finalmente possibile.

– Francesco Sala

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Francesco Sala

Francesco Sala

Francesco Sala è nato un mesetto dopo la vittoria dei mondiali. Quelli fichi contro la Germania: non quelli ai rigori contro la Francia. Lo ha fatto (nascere) a Voghera, il che lo rende compaesano di Alberto Arbasino, del papà di…

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