A Londra è tempo di design. Una chicca, tra le molte sorprese del festival, gioca con l’idea di ricetta. Tra creative food e prototipi a base di farina

Siamo a Londra, nel distretto di Shoreditch, uno dei più creativi della città. La cornice è quella del “London Design Festival” 2012, in corso fino al prossimo 23 Settembre, e il set è una stanza in perfetto stile anni Quaranta, all’interno di una ex manifattura di orologi. Qui scopriamo “bake some noise + élan vita”, […]

Siamo a Londra, nel distretto di Shoreditch, uno dei più creativi della città. La cornice è quella del “London Design Festival” 2012, in corso fino al prossimo 23 Settembre, e il set è una stanza in perfetto stile anni Quaranta, all’interno di una ex manifattura di orologi. Qui scopriamo “bake some noise + élan vita”, due eventi in uno. Il primo è il progetto di 2grams, duo di creativi dalle origini molto diverse: Telli Nourkeyhani, iraniano, e Nicola Di Costanzo, napoletano, incontratisi in uno studio di comunicazione grafica e dedicatisi alla produzione creativa di cibo. La coppia forza il concetto di food design, esponendo postcard commestibili prodotte attraverso l’impiego di tecniche tradizionali di stampa predigitale, come la letterpress.
“Élan vital”, invece, è opera di Contaminazioni, life-project dell’art director e 3D designer Antonio Cesare Iadarola, napoletano residente a Londra. L’idea è quella di produrre una collezione di lampade, vasi e alzatine per dolci, ottenuti modellando entro stampi industriali abbandonati il materiale compostabile che risulta dall’impasto di carta riciclata e colla di farina.
Tutti gli oggetti esposti nello spazio sono il frutto dell’applicazione di tecniche originali e facilmente ripetibili, racchiuse nella formula di una inusuale ricetta.

– Mauro Senatore

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