Crisi delle gallerie private? Ma quando mai. Cardi Black Box, azionista di riferimento Barbara Berlusconi, chiude la semestrale 2012 e segna un bel +500% rispetto allo scorso anno

A dire il vero non sappiamo se essere più sorpresi dal fatto che una galleria d’arte italiana – sebbene con tanti interessi e business all’estero – abbia fatturato il quintuplo in più dell’anno scorso o dal fatto che una galleria italiana abbia un bilancio, una semestrale, un computo del fatturato dichiarato e che tutto questo, […]

A dire il vero non sappiamo se essere più sorpresi dal fatto che una galleria d’arte italiana – sebbene con tanti interessi e business all’estero – abbia fatturato il quintuplo in più dell’anno scorso o dal fatto che una galleria italiana abbia un bilancio, una semestrale, un computo del fatturato dichiarato e che tutto questo, come una “azienda vera”, venga regolarmente reso pubblico. Così ha fatto, e merita un plauso, la Cardi Black Box, galleria con sede a Milano e controllata da Barbara Berlusconi (non si può neppure addebitarle un conflitto di interessi visto ciò che ha fatto il babbo per la cultura in Italia…), Martina Mondadori e Niccolò Cardi.
Siamo molto soddisfatti e pronti a mettere nuovi soldi nella società”, hanno dichiarato i soci, sottolineando che la maggiore energia sarà investita all’estero, dove “ci sono regole di mercato diverse rispetto all’Italia, e dove si privilegia lo sviluppo di ambiziosi progetti come il nostro”. Ora, tralasciando il surreale fatto che la figlia di un signore che ha governato un paese per anni ci venga a spiegare – come in effetti è vero – che quel paese è un paese dove non si riesce a fare impresa, ci domandiamo: questa frase sibillina prelude ad un trasferimento all’estero della galleria o semplicemente ad un ulteriore impegno sulle fiere in giro per il mondo? Fiere che peraltro Cardi Black Box ha frequentato con vigore e ritmo per tutto il corso della stagione 2011-2012? Vedremo nei prossimi mesi.
Ma tralasciamo le ipotesi e torniamo ai numeri. Cardi Black Box è una macchina da 2 milioni e mezzo di fatturato per il primo semestre dell’anno Ventesimo Dodicesimo. Un tendenziale, dunque, di 5 milioni su base annua. Il tutto con 150mila euro di utili in crescita del 500% (!) rispetto allo scorso anno. E poi ci sono in giro galleristi che hanno il coraggio di dire che c’è crisi…

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Redazione

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