Berlusconi e l’”Atto Divino”. A Spoleto Mikhail Dolgopolov ritrae l’ex presidente con una statua osé: e Vittorio Sgarbi fa l’indignato

Non sono bastate quelle reali – ancorché al momento solo presunte: siamo garantisti, noialtri! – ora ci si mettono pure quelle farlocche ad imbarazzare l’ormai sempre più povero Silvio. Le fellatio restano, Olgettine a parte, area di pertinenza dell’ex presidente del consiglio: e finiscono elevate a rango di opera d’arte. Non si tratta del giudizio […]

Non sono bastate quelle reali – ancorché al momento solo presunte: siamo garantisti, noialtri! – ora ci si mettono pure quelle farlocche ad imbarazzare l’ormai sempre più povero Silvio. Le fellatio restano, Olgettine a parte, area di pertinenza dell’ex presidente del consiglio: e finiscono elevate a rango di opera d’arte. Non si tratta del giudizio lusinghiero sulle abilità amatorie della sgallettata di turno, ma dell’Atto Divino che Mikhail Dolgopolov porta a Spoleto: imponente gruppo bronzeo che ritrae uno stentoreo Berlusconi mentre accoglie attorno a un membro che ha ben poco di parlamentare le turgide labbra di una dama non meglio identificata, china a formare un perfetto angolo retto.
Il fisico asciutto tradisce un modello che non può essere quello del fu premier, almeno non nelle sue uscite più recenti: i lineamenti del volto, per quanto non corrispondano ad un ritratto perfetto sono per stessa ammissione dell’artista nettamente ispirati alle fattezze del caro leader. E dunque apriti cielo. L’opera era destinata a Spoleto Arte, la riottosa risposta che Vittorio Sgarbi lancia ad un Festival dei Due Mondi che ritiene ormai alla frutta: proprio dal vulcanico curatore, che pure avremmo detto sensibile al tema di Atto Divino, arrivano le reprimende più sentite, con tanto di cacciata dell’opera dalla mostra. Sgarbi confida a Il Giornale di essere indispettito perché all’oscuro di un’opera comparsa solo in fase di allestimento; Dolgopolov è pronto a giurare che accurata documentazione fotografica sul pezzo era stata trasmessa per tempo a Spoleto, perché se ne traessero le opportune considerazioni. Gaffe? Trappolone mediatico? Pagliacciata? Scandalo-fake montato ad arte? Il vaso di Pandora è scoperchiato!

– Francesco Sala

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