Prego, irrigate la mia installazione. Daniela Di Maro vince a Napoli la prima edizione del concorso Un’opera per il castello, su Artribune immagini e video

Quarantacinque Rose di Jericho in attesa di schiudersi, non appena irrigate da un dispositivo digitale integrato attivato dalla presenza dei visitatori: maggiori e più intensi saranno la loro partecipazione e interessamento, più lussureggiante diverrà l’aereo e trasparente giardino desertico. Quale giardino? Quello dell’installazione con la quale da Daniela Di Maro (Napoli, 1977) ha vinto il […]

Quarantacinque Rose di Jericho in attesa di schiudersi, non appena irrigate da un dispositivo digitale integrato attivato dalla presenza dei visitatori: maggiori e più intensi saranno la loro partecipazione e interessamento, più lussureggiante diverrà l’aereo e trasparente giardino desertico. Quale giardino? Quello dell’installazione con la quale da Daniela Di Maro (Napoli, 1977) ha vinto il concorso Un’opera per il castello, progetto – alla sua prima edizione – promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli, nella sede di Castel Sant’Elmo.
L’artista si è imposta con l’opera Anastatica Sensibile, tesa a promuovere e attivare la responsabilizzazione del pubblico nei riguardi dei processi culturali ed ecologici, offrendo al fruitore la possibilità, con la sua interazione, di rendersi letteralmente “nutrimento” di dinamiche di cambiamento. L’inaugurazione ufficiale è prevista per domani, ma, nel frattempo, Artribune vi porta nel pieno degli ultimi dettagli dell’allestimento, con la prima videodichiarazione a caldo dell’artista…

– Diana Gianquitto

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Diana Gianquitto

Diana Gianquitto

Sono un critico, curatore e docente d’arte contemporanea, ma prima di tutto sono un “addetto ai lavori” desideroso di trasmettere, a chi dentro questi “lavori” non è, la mia grande passione e gioia per tutto ciò che è creatività contemporanea.…

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