Si chiama Doppelganger, che sta per sdoppiamento. Un po’ casa, un po’ galleria: debutto il 4 giugno con Giovanni Ozzola per il nuovo spazio barese

A Bari l’arte contemporanea si sdoppia con Doppelganger, dal tedesco “sdoppiamento”, e genera un ibrido curioso e totalizzante. Una galleria-abitazione, nel cuore della città vecchia. Già, perché l’ampia location di 500 metriquadrati, all’interno dell’antico palazzo Verrone, sarà sia luogo espositivo che ambiente domestico per i due giovani proprietari. Ma chi sono i due in questione? […]

A Bari l’arte contemporanea si sdoppia con Doppelganger, dal tedesco “sdoppiamento”, e genera un ibrido curioso e totalizzante. Una galleria-abitazione, nel cuore della città vecchia. Già, perché l’ampia location di 500 metriquadrati, all’interno dell’antico palazzo Verrone, sarà sia luogo espositivo che ambiente domestico per i due giovani proprietari. Ma chi sono i due in questione? Ve li presentiamo, sono Antonella Spano, con una lunga esperienza professionale maturata presso la galleria Bonomo di Bari, e Michele Spinelli, appassionato collezionista che nella vita svolge la professione di avvocato.
L’inaugurazione? Il prossimo 4 giugno, con Castaway Depot, una personale di Giovanni Ozzola, con sottotitolo 41° 7’ 31’’ N 16° 52’ 0’’ E – In a sentimental mood. Dell’artista fiorentino saranno presentati numerosi lavori, fra loro molto diversi, tutti accomunati dal tema della navigazione, del viaggio come esplorazione. Tra questi, dodici pietre di ardesia su cui sono state incise le rotte dei grandi navigatori, da Colombo a Charles Darwin. E tra i programmi della galleria, anche un progetto di residenze d’artista, denominato Xenìa, ed un’attenzione speciale per i libri d’artista. Sul prossimo numero di Artribune Magazine, un’intervista ai due giovani galleristi.

– Anna Saba Didonato

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