Saloni Updates: il futuro del design? Ha il gusto del fare. Parola di Domus. Appunti sulla mostra a Palazzo Clerici

Nei giorni convulsi del Salone del Mobile, dentro gli antichi saloni di Palazzo Clerici, Domus si interrogava sulle sorti del design, con la mostra The future in the making. Nel palazzo tardo seicentesco il percorso si installava su due livelli, come un’open-source, palesando approcci, processi e tecniche preconizzatrici del design bricoleur. Forma e funzionalità zittite […]

Nei giorni convulsi del Salone del Mobile, dentro gli antichi saloni di Palazzo Clerici, Domus si interrogava sulle sorti del design, con la mostra The future in the making. Nel palazzo tardo seicentesco il percorso si installava su due livelli, come un’open-source, palesando approcci, processi e tecniche preconizzatrici del design bricoleur. Forma e funzionalità zittite dai controlli meccanici delle macchine, tra micro-laboratori, nuove frontiere del food design, tecnologie di produzione a basso costo, forme di networking 2.0.
Qualche appunto, per ricordare e raccontare il meglio del progetto. Nelle sale a piano terra, tre designer davano corpo, in un continuo divenire, a ossessioni e personalissime invenzioni: Dirk Vander Kooij, giovane vincitore del Dutch Design Award 2011, esponeva la sua linea di arredo, Endless, composta da materiali di recupero provenienti da vecchi elettrodomestici e assemblata da un robot industriale modificato; Markus Kayser, designer tedesco, era alle prese con  il Solar Sinter, macchina a controllo numerico progettata per costruire oggetti con la sola energia solare, usando come unica materia prima la sabbia; l’architetto José Ramon Tramoyeres, infine, mixava gastronomia e tecnologie per la stampa 3D. Concludeva il tutto il laboratorio di Droog, studio di product design d’avanguardia, che illustrava i principi di Material Matters, nuovo modello economico per lo sviluppo di un mercato del design altamente sostenibile.
Ecco una sfilza di foto della mostra per gli assenti: chi c’era si farà un ripassino, chi mancava proverà a immaginarsela…

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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