Olafur Eliasson presenta il conto del suo progetto per le Olimpiadi della Cultura di Londra: un milione di sterline. Vediamo se qualcuno indovina cosa gli hanno risposto…

Vabbene chiamarsi Olafur Eliasson, ed essere entrato da tempo nella mitologia contemporanea, forse anche per il carattere schivo fino a sfiorare il burbero. E vabbene poter contare su precedenti come il Weather Project alla Tate Modern, anche qui un’icona della contemporaneità, o il lirico Your Rainbow Panorama, in Danimarca. Ma un milione di sterline sono […]

Vabbene chiamarsi Olafur Eliasson, ed essere entrato da tempo nella mitologia contemporanea, forse anche per il carattere schivo fino a sfiorare il burbero. E vabbene poter contare su precedenti come il Weather Project alla Tate Modern, anche qui un’icona della contemporaneità, o il lirico Your Rainbow Panorama, in Danimarca. Ma un milione di sterline sono tante, anche per il budget di un evento mastodontico come le Olimpiadi di Londra, ed il London 2012 Festival, controparte artistica dei giochi.
Un milione: a tanto ammontava la richiesta di contributo per finanziare Take a Deep Breath, presentata da Eliasson all’Olympic Lottery Distributor, organismo delegato dal Comitato Olimpico a organizzare e finanziare le Olimpiadi della Cultura, con un budget totale di 16.5 milioni di sterline. Ammontava, visto che è stata respinta senza appello: troppo alti i costi, e fondamentalmente “fuori tema” rispetto alle linee concordate, che chiedevano un’opera ispirata al respiro. L’installazione – riporta la BBC – avrebbe invitato i visitatori ad inspirare ed espirare “per conto di una persona, un movimento o una causa”, registrando gli esiti su un sito web, in una personale “bolla di respiro”. La domanda sorge spontanea: come si giustificano costi così esorbitanti?
Il Comitato Olimpico ha fatto sapere di non essere intenzionato a chiedere un nuovo progetto ad Eliasson, che però non demorde, e invece sta già lavorando ad una nuova proposta. Ma di questi tempi, posto che un mecenate come Archelor Mittal si è già svenato per pagare la sua personalissima tower griffata Kapoor, dove lo troverà un milione di sterline?

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Redazione

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