In giro per la Firenze storica, armati di smartphone. Codici QR per illustrare le opere in mostra, è la mise techno di Artour-O 2012

Alla proposta di location normalmente non accessibili o comunque non destinate alle esposizioni artistiche, il percorso in città di Artour-o aggiunge quest’anno una sperimentazione tecnica. È il progetto Walkshow a cura di Urban Experience: un’idea di Carlo Infante, docente di performing media, che prevede l’utilizzo di codici QR per integrare contenuti aggiuntivi alle opere in […]

Alla proposta di location normalmente non accessibili o comunque non destinate alle esposizioni artistiche, il percorso in città di Artour-o aggiunge quest’anno una sperimentazione tecnica. È il progetto Walkshow a cura di Urban Experience: un’idea di Carlo Infante, docente di performing media, che prevede l’utilizzo di codici QR per integrare contenuti aggiuntivi alle opere in mostra, e creare un vero e proprio scambio interattivo tra chi spiega e chi osserva.
Tra le tappe dell’itinerario, che si ripete sabato 3 e domenica 4 marzo, il Chiostro di Santa Maria Novella con le sculture “musicali” di Pinuccio Sciola, le installazioni di Maurizio Mauri, Brunivo Buttarelli, Gloria Campriani, Alba Folcio e Giovanni Grigolini; il museo Mnaf e il Palazzo Antinori, allestiti rispettivamente con le opere di Alberto Stadera e di Giampiero Poggiali Berlinghieri; le fotografie di Lucilla Bellini e Jacopo Jenna, artisti appartenenti al collettivo Tum, all’Officina Profumo di Santa Maria Novella. C’è intanto attesa per la scelta dei tre artisti vincitori del premio GAT (giovani artisti di talento): risultati in tempi record sempre su Artribune

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Redazione

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