Quella cosa che chiamiamo scultura. A New York la prima personale Usa di Andrea Galvani, ecco la fotogallery dell’opening

D’accordo, fra sabato e domenica vi abbiamo portato in giro per mostre in lungo e in largo, da Roma a Trento, a Reggio Emilia. Ma adesso non penserete che l’Artribune travel agency funzioni solo nel weekend, vero? E infatti eccoci qua, pronti in partenza alla volta di New York City, c’è la prima personale oltreoceano […]

D’accordo, fra sabato e domenica vi abbiamo portato in giro per mostre in lungo e in largo, da Roma a Trento, a Reggio Emilia. Ma adesso non penserete che l’Artribune travel agency funzioni solo nel weekend, vero? E infatti eccoci qua, pronti in partenza alla volta di New York City, c’è la prima personale oltreoceano di Andrea Galvani, da un po’ stabilitosi armi e bagagli in quel di Brooklyn, dare uno sguardo non guasta certo. Soprattutto per chi non sarà a New York per l’imminente art week, che metterà insieme Armory Show e Biennale del Whitney.
Per la mostra tresferimento nel cuore di Chelsea, alla Meulensteen gallery: titolo A Few Invisible Sculptures. Che vuol dire oggi la parola scultura? Le risposte affidate a un gruppo di opere interdisciplinari, sculture sonore, disegni, collages, fotografie: abbiamo recuperato un po’ di immagini dell’opening, a voi la fotogallery…

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Redazione

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