Nuova stecca di Hirst, invenduto nell’asta londinese di Phillips de Pury. Ma a tenere alto il morale ci pensa il Fontana appartenuto ad Andy Warhol

Dopo il bel risultato di Burri da Sotheby’s, Italia in forma anche nella sessione di contemporaneo di Phillips de Pury Londra. Top Lot dell’asta è stato infatti Concetto Spaziale, Attese del nostro Lucio Fontana, un sei tagli su fondo bianco appartenuto ad Andy Warhol fino alla sua morte, che era stimato 1-1.5 milioni di sterline […]

Dopo il bel risultato di Burri da Sotheby’s, Italia in forma anche nella sessione di contemporaneo di Phillips de Pury Londra. Top Lot dell’asta è stato infatti Concetto Spaziale, Attese del nostro Lucio Fontana, un sei tagli su fondo bianco appartenuto ad Andy Warhol fino alla sua morte, che era stimato 1-1.5 milioni di sterline e che ha superato di poco la stima minima (£1.049.250). 23 i lotti venduti su 25, per un totale di £5.6 milioni, con due record mondiali per Raimond Pettibon, che dagli £80-120mila di stima ha raggiunto la cifra record di £157.250, e per la giovane londinese Walead Beshty, che ha visto la propria opera aggiudicata a £58.850, contro una stima massima di £20mila. Nel totale si son però fatte sentire alcune defaillances pesanti: come i mancati 100-150mila dell’invenduto di Gursky, gli 800-1.2milioni del Robert Indiana ritirato e i 350-450mila dell’Hirst invenduto.
Secondo risultato per il baroccheggiante Rudolf Stingel, aggiudicato a £505mila; e poi Mao di Andy Warhol a £457mila; Cindy Sherman, che segue il trend delle aste dei giorni scorsi, e con il suo travestimento da clown supera la sua stima massima di £300mila, battuto a £433mila. Ma è nella Day sale che Phillips de Pury mostra la sua vocazione per gli artisti con una storia di mercato più recente. Il pomeriggio londinese porta £3.4 milioni, con una percentuale di venduto del 75%. Top Lot l’opera di Mel Ramos, venduta a £97.250, seguita da Permafrost di Marc Quinn a £91mila e da Carlos Cruz-Diez, che da una stima di £60mila arriva a £87mila.
Numerosissimi i record raggiunti: Martin Boyce per la categoria delle opere su carta (£11.250), Gedi Sibony (£20mila), Adam Pendleton (£5.250), Oscar Tuazon (£3.750), Santiago Sierra con l’opera presentata in Biennale a Venezia (£15mila) e Sam Samore (£37.250), che raddoppia la stima massima. Buonissimi risultati per David Noonan (£18mila), Callum Innes (£40.850), Piotr Uklanski (£44mila), Anselm Reyle (£85,250), George Condo, che da una stima massima di £8.000 per l’olio su tela Face with Hand arriva a £49.250!
Cifre sotto le stime per Sol LeWitt, Riley, Morris e Vasarely. Risultati leggermente migliori per gli americani David Salle, Alex Katz, Robert Longo. Raddoppiano la stima massima Elmgreen&Dragset con una scultura di quasi 3 metri, battuta a £43mila; e si è riprende dall’insuccesso precedente Andreas Gursky, con un’opera minore stimata £30mila ma battuta a oltre il doppio.

– Martina Gambillara

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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