Ci vediamo al Maxxi. Il portoghese Pedro Gadanho nuovo curatore di Architettura e Design al MoMA, seguirà anche lo Young Architects Program

Il bianco, in contrapposizione a colori accesi, è la sua firma di architetto, evidentissima nell’abitazione a Torres Vedras, ma nel suo curriculum saltano agli occhi anche le sue attività di critico, capo-redattore di Beyond, Short Stories on the Post-Contemporary, professore presso la Facoltà di Architettura di Porto e curatore di mostre internazionali, tra le quali […]

Il bianco, in contrapposizione a colori accesi, è la sua firma di architetto, evidentissima nell’abitazione a Torres Vedras, ma nel suo curriculum saltano agli occhi anche le sue attività di critico, capo-redattore di Beyond, Short Stories on the Post-Contemporary, professore presso la Facoltà di Architettura di Porto e curatore di mostre internazionali, tra le quali il padiglione portoghese della Biennale di Venezia del 2004.
Ora è ufficiale: l’architetto portoghese Pedro Gadanho varca da oggi 11 gennaio la soglia del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York, in qualità di nuovo curatore. Il suo lavoro va ad affiancare quello di Barry Bergdoll, Paola Antonelli e Juliet Kinchin, e prevede – oltre alla cura della collezione di architettura contemporanea – il coordinamento del MoMA PS1 Young Architects Program (YAP). Il programma, istituito nel 2000 da MoMA e MoMA PS1 e che dall’anno scorso collabora anche con il Museo Maxxi di Roma, è volto a promuovere i giovani progettisti con concorsi per la realizzazione di spazi per eventi estivi, nel cortile del MoMA PS1 e nella piazza antistante il Maxxi. Risultato della prima edizione, l’anno scorso, i fiori rossi e la collina protagonisti dell’estate romana, mentre siamo in attesa dei vincitori di quest’anno.

– Beatrice Zaccaria

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati