Voilà la Photographie. Parigi sempre più al centro, il Grand Palais accoglie una Paris Photo in crescita esponenziale

Neanche il tempo di spolverare le passatoie calcate dalle diecine di migliaia di visitatori della recentissima Fiac, che il Grand Palais riapre i maestosi portali per un altro grande evento. Dopo una serie di edizioni tenute nei tutt’altro che affascinanti spazi del Carrousel du Louvre, vi approda infatti una Paris Photo in grande crescita, che […]

Neanche il tempo di spolverare le passatoie calcate dalle diecine di migliaia di visitatori della recentissima Fiac, che il Grand Palais riapre i maestosi portali per un altro grande evento. Dopo una serie di edizioni tenute nei tutt’altro che affascinanti spazi del Carrousel du Louvre, vi approda infatti una Paris Photo in grande crescita, che varca la boa delle quindici edizioni presentandosi con 135 espositori, fra i quali molti big assoluti (Gagosian Gallery e Marian Goodman, per citarne solo due). Quattro le presenze di marca italiana, con le torinesi Photo&Contemporary e Guido Costa Projects, la romana/londinese Brancolini Grimaldi e la milanese Forma.
Ma soprattutto Paris Photo celebra – qualora ce ne fosse ancora bisogno – la fotografia come il medium forse più sincrono con questo inizio millennio ancora alla ricerca di identità fortemente definite, riuscendo a mobilitare tutta una metropoli in quello che è probabilmente il focus più approfondito a livello globale sull’ottava arte. Del primo piano dedicato alla fotografia africana vi abbiamo già ampiamente parlato nei giorni scorsi, con l’intervista che trovate seguendo il link in basso; del tutto nuova è la sezione Plateforme Live, forum di discussione su tematiche fotografiche organizzato con la Fondation Luma, con interviste, tavole rotonde e performance che coinvolgono critici, curatori e studiosi. Titolo di questa prima edizione: Le mutazioni, con interventi – fra i molti altri – di personaggi come Peter Weibel, Roger Ballen, Saskia Sassen, Sven Augustijnen, Simon Starling, Gerard Byrne, Dora Garcia, Julião Sarmento.
Si accennava al coinvolgimento di tutta la città: non si contano infatti gli eventi organizzati da Parigi a supporto della rassegna, grandi mostre come Diane Arbus al Jeu de Paume, Lewis Hine alla Fondation Henri Cartier Bresson, Martine Franck alla Maison Européenne de la Photographie.

www.parisphoto.fr
Parigi chiama Africa

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Redazione

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