Come fotografare un festival di fotografia? Cronaca di una visita random per i sentieri del Lucca Photo Fest 2011

“Per questo considero ogni fotografia come la mia orma lasciata su un sentiero, talvolta sono orme profonde e nette, altre volte indefinite e superficiali”. E passa per Lucca, il sentiero di Kenzo Izu, l’autore di questo flash che in poche parole “fotografa” una filosofia dell’immagine. Un sentiero affollatissimo, in questi giorni in cui la città […]

Per questo considero ogni fotografia come la mia orma lasciata su un sentiero, talvolta sono orme profonde e nette, altre volte indefinite e superficiali”. E passa per Lucca, il sentiero di Kenzo Izu, l’autore di questo flash che in poche parole “fotografa” una filosofia dell’immagine. Un sentiero affollatissimo, in questi giorni in cui la città prende da Parigi il testimone di capitale della fotografia, apparecchiando fino all’11 dicembre il suo Photo Fest 2011.
Sentiero affollato, e anche pieno di soste, almeno tante quante le diciassette mostre che formano l’ossatura di un programma ben più ricco. Difficile raccontarle tutte, e forse anche inutile: meglio perdersi per gli antichi vicoli della “città dalle cento chiese”, fino a incontrare Izu, e poi Francesco Jodice con i suoi ritratti di Tokyo (“una città aliena atterrata in un campo di riso”), e poi il cinese Li Wei, a Villa Bottini. L’ha fatto per Artribune Cristiana Margiacchi, sfogliatevi la sua galleria fotografica…

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Redazione

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