E l’italia va. Il sito seriale I Longobardi in Italia è il quarantaseiesimo tricolore protetto dall’UNESCO

È dall’UNESCO che proviene l’ultimo prestigioso riconoscimento per il patrimonio culturale italiano. Da ieri sera, infatti, l’Italia può vantare il suo 46mo sito iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, confermandosi al primo posto assoluto, davanti a Spagna e Cina. Si tratta del sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.), […]

È dall’UNESCO che proviene l’ultimo prestigioso riconoscimento per il patrimonio culturale italiano. Da ieri sera, infatti, l’Italia può vantare il suo 46mo sito iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, confermandosi al primo posto assoluto, davanti a Spagna e Cina. Si tratta del sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.), comprendente “le più importanti testimonianze monumentali Longobarde esistenti sul territorio italiano, che si situano dal nord al sud della penisola, laddove si estendevano i domini dei più importanti Ducati Longobardi che formarono quella che possiamo definire la prima ‘nazione’ italiana”.
A farne parte sono il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli e il Complesso Episcopale con i resti del Palazzo Patriarcale, sottostanti il Museo Archeologico Nazionale; il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia; il castrum di Castelseprio-Torba, con la Chiesa di S. Maria foris portas; il Tempietto del Clitunno a Campello; la Basilica di San Salvatore a Spoleto; la chiesa di Santa Sofia a Benevento, con l’attiguo chiostro che ospita il Museo del Sannio; il Santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo.

Anna Saba Didonato

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