Padiglioni nazionali che non fanno vergognare i propri cittadini. I britannici, per dire…

Negli ultimi 10 anni l’Italia o non ha avuto il suo padiglione nazionale in Biennale. O ce l’ha avuto con mostre da fare accapponare la pelle. O ce lo ha avuto  con presenze anonime. Parliamo della Biennale d’Arte, naturalmente, quella d’Architettura per fortuna percorre sentieri diversi. Ma è così per tutti i paesi? Certo che […]

Negli ultimi 10 anni l’Italia o non ha avuto il suo padiglione nazionale in Biennale. O ce l’ha avuto con mostre da fare accapponare la pelle. O ce lo ha avuto  con presenze anonime. Parliamo della Biennale d’Arte, naturalmente, quella d’Architettura per fortuna percorre sentieri diversi.

Ma è così per tutti i paesi? Certo che no. Una grande potenza artistica come il Regno Unito, dal 2001 ad oggi, ha mai osato anche solo per una volta ricoprire di ridicolo i sudditi di Sua Maestà con scelte discutibili? Giudicate voi dalla lista degli artisti invitati –sempre rigorosamente mostre personali- da dieci anni a questa parte: Mark Wallinger (2001), Chris Ofili (2003), Gilbert & George (2005), Tracey Emin (2007), Steve McQueen (2009). E quest’anno I, Impostor, nuovo lavoro di Mike Nelson non promette niente male…

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