Il monumento berlinese alla riunificazione tedesca? Sarà un grande “piatto a dondolo”. Con lo zampino di Sasha Waltz

Cinquantacinque metri di “apertura alare”, 330 tonnellate di acciaio, una capienza di 1.400 persone. Che potranno utilizzarlo come teatro, o come speaker’s corner, ma anche come pista di pattinaggio. L’importante è unire: ma attenzione a spostarsi, lì sopra, perché questo oggetto misterioso si muove come un dondolo, come una gigantesca giostra. Insomma, cos’è? È – […]

Cinquantacinque metri di “apertura alare”, 330 tonnellate di acciaio, una capienza di 1.400 persone. Che potranno utilizzarlo come teatro, o come speaker’s corner, ma anche come pista di pattinaggio. L’importante è unire: ma attenzione a spostarsi, lì sopra, perché questo oggetto misterioso si muove come un dondolo, come una gigantesca giostra.
Insomma, cos’è? È – e non poteva essere diversamente – il frutto di oltre un decennio di disaccordo, è il monumento alla riunificazione tedesca che sorgerà su una piazza nell’ex Berlino Est, di fronte a dove sarà ricostruito il Berlin Palace, già sede del governo prussiano, demolito dal regime comunista della Repubblica Democratica Tedesca.
La superficie di asfalto del monumento riporterà gli slogan delle manifestazioni del 1989, del crollo del Muro: Wir sind das Volk (Noi siamo il popolo) e Ein Volk Wir sind (Noi siamo un solo popolo). Progettato dall’architetto di Stoccarda Johannes Milla, con lo zampino del coreografo star Sasha Waltz, Citizens in Motion – questo il nome – dovrebbe richiedere due o tre anni per la costruzione, con un costo intorno ai 10 milioni di euro.

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