Da Ginevra a Venezia. Katya García-Antón lascia il CAC e si butta a capofitto sulla Biennale

Katya García-Antón se ne va. La curatrice anlgo-iberica lascia la direzione del CAC, il Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra: un ruolo che occupò ben nove anni fa, quando prese il posto di Paolo Colombo (oggi diviso tra incarichi istituzionali in Turchia, Grecia e America). Nonostante il comunicato stampa ufficiale lodi l’impegno dimostrato della direttrice uscente, […]

Katya García-Antón se ne va. La curatrice anlgo-iberica lascia la direzione del CAC, il Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra: un ruolo che occupò ben nove anni fa, quando prese il posto di Paolo Colombo (oggi diviso tra incarichi istituzionali in Turchia, Grecia e America). Nonostante il comunicato stampa ufficiale lodi l’impegno dimostrato della direttrice uscente, la stampa locale registra qui e là chiacchiere e malumori. Pare che la Antòn abbia convinto davvero poco: troppe assenze, problemi organizzativi interni e, ultimamente, un’eccessiva concentrazione sul lavoro per il Padiglione Spagnolo della prossima Biennale di Venezia, di cui Katya è commissario.
Ma i numeri cosa dicono? In questi nove anni, la direttrice ha portato a casa ben 17 mostre, alcune itineranti. Non si può dire, dunque, che sia stata proprio con le mani in mano. Il consiglio del CAC, intanto, ha avviato le procedure per la ricerca di una nuova figura da piazzare al timone del Centro.

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