Magritte in realtà aumentata allo Sfmoma di San Francisco

Niente smartphone o visori. Allo Sfmoma di San Francisco la realtà aumentata si esplora attraverso sei speciali “finestre”. Tutte ispirate alle opere di René Magritte

Vi chiederete cosa è immaginario e cosa è reale. Si tratta della realtà delle apparenze o dell’apparenza della realtà? Cosa è davvero interno, e cosa è esterno? Che cosa stiamo osservando: la realtà o il sogno?”. Con queste parole il pittore belga René Magritte (1898 – 1967) ben riassumeva i cardini della sua poetica, incentrata sul mistero della percezione e sulla relazione tra realtà, sogno e immaginazione. Sono temi questi, insieme all’indagine sui paradossi dello spazio che abitiamo, che si adattano alla perfezione alla costruzione di un progetto in realtà aumentata e virtuale. E infatti, l’ultima stanza della mostra René Magritte: The Fifth Season, in corso al San Francisco Museum of Modern Art fino al 28 ottobre, la Magritte Interpretive Gallery sta ottenendo un grande successo tra i visitatori.
Progettato dal museo in collaborazione con Frog, un’agenzia internazionale di digital design e strategy, l’ambiente offre un percorso che sfrutta tecniche di realtà aumentata per aprire sei “finestre” digitali che si ispirano alle opere del pittore surrealista.

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Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

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