Storia di un restauro. Whaam! di Roy Lichtenstein

Un capolavoro della Pop Art torna al suo splendore originario grazie a una nuova tecnica di pulitura. I conservatori della Tate di Londra raccontano come hanno restaurato Whaam! di Roy Lichtenstein usando un gel di produzione italiana

Whaam! è un grande dipinto in due parti realizzato da Roy Lichtenstein, uno dei padri della Pop Art, nel 1963. L’opera, una delle più amate dai visitatori del museo che la conserva, la Tate di Londra, è in esposizione nelle sale sin dal giorno della sua acquisizione, nel lontano 1966. In cinquant’anni, i conservatori dell’istituzione britannica hanno più volte provato a pulire il dipinto, con l’obiettivo di restituirgli la colorazione originale, ma con scarso successo. L’opera infatti, a causa dei pigmenti e delle tecniche utilizzate, si è dimostrata estremamente delicata e difficile da trattare.
In questo video, pubblicato sul canale Youtube del museo, i restauratori raccontano però di un successo recente, ottenuto dopo numerose e complesse ricerche. Finalmente, grazie a un nuovo tipo di pulizia al gel, tecnica che si basa principalmente sulle recenti scoperte della nanotecnologia, il team del museo è riuscito a rimuovere la patina di sporcizia senza danneggiare in alcun modo la tela. Questo particolare materiale, un idrogel chimico che non lascia residui sulle superfici trattate, è stato messo a punto dal Consorzio Interuniversitario italiano CSGI Florence.

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Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

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