L’uso del neon nell’arte povera e concettuale. Una mostra a Torino

Joseph Kosuth e Cornelia Lauf portano a Torino, nella sede della galleria Mazzoleni, due mostre complementari. L'uso del neon, in particolare, viene raccontato attraverso opere storiche di arte povera e concettuale. Il commento di Joseph Kosuth in questo video

Neon in Contextual Play: Joseph Kosuth and Arte Povera, in corso fino al 20 gennaio presso la sede torinese della galleria Mazzoleni, presenta lavori al neon realizzati da Joseph Kosuth (1945) negli Anni Sessanta accostati a opere neon di artisti italiani dell’Arte Povera come Pier Paolo Calzolari, Mario Merz ed Emilio Prini.
La mostra indaga in modo estensivo le connessioni scaturite dalla miscellanea di parole, oggetti, colori e luce che hanno aperto prospettive nuove, in termini di percezione e di interazione, tra linguaggio e realtà.
La mostra, che fa coppia con Colour In Contextual Play. An installation by Joseph Kosuth, allestita in contemporanea nella stessa sede, viene commentata in questo video dallo stesso Kosuth, che sottolinea con forza il ruolo di opposizione degli artisti rispetto al mercato e spiega così la sua scelta di utilizzare il neon come materiale per le sue opere: “ho iniziato a lavorarci nel 1965, avevo vent’anni. Avevo bisogno di qualcosa che avesse la capacità di poter scomporre, scorporare. Inoltre il neon ha una lunga storia di uso nelle insegne pubbliche e le persone sono abituate a vederlo, così ho avuto modo di utilizzarlo per creare delle opere senza che fosse considerato Arte a priori.”

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Redazione

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