Il telefono vivente di Doug Aitken: scultura come flusso e dialogo come contatto tra corpo e mente

Nel 1983 David Cronenberg in Videodrome creò una televisione di carne, nell’installazione Twilight di Doug Aitken un oggetto del patrimonio collettivo viene sublimato e reso vivo per interagire direttamente con lo spettatore.

L’artista Doug Aitken (California, 1968) parla della sua ultima opera. Twilight è un’istallazione “incandescente”, un telefono che respira in uno spazio immaginario che crea una sintesi tra oggetto, produzione artistica e spettatore. La cabina telefonica, che fa parte dell’immaginario collettivo, è un oggetto morto, mentre in questo lavoro – e nell’epoca in cui i telefoni a monete stanno sparendo soppiantati dall’uso degli smartphone – l’artista cattura la sua essenza, sublimandone la funzione di veicolo e canale d’informazioni. Il dialogo diventa punto d’intersezione tra opera e spettatore: la cabina respira attraverso pulsazioni di luce traslucide, nella monocromia di un polimero biancastro come una protesi sintetica.
In Twilight la comunicazione si fa scultura: alla stasi dell’oggetto viene applicata la dinamicità di una luce modulare, in uno spazio astratto che pare l’anticamera della coscienza. Si tratta di un allestimento minimale, che come contrappunto contiene suggestioni e riflessioni profonde sulla natura delle relazioni tra le persone, sulla natura delle convenzioni del linguaggio che fanno da filtro nel vivere quotidiano, sulla capacità dell’individuo moderno di comunicare con se stesso nello spazio simbolico della sua mente.
Doug Aitken ha esposto i suoi lavori, che includono video istallazioni, outdoor installations, documentari, happenings, fotografie, sculture ed esperimenti sonori, in istituzioni come il Whitney, il Museum of Modern Art, la Vienna Secession, la Serpentine Gallery di Londra e il Pompidou di Parigi. Ha partecipato alla Whitney Biennial nel 1997 e nel 2000. Ha vinto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1999 per l’installazione Electric Earth. Ha ricevuto il Nam June Paik Art Prize nel 2012 e, nel 2013, lo Smithsonian Magazine Ingenuity Award nella sezione Visual Arts.

– Federica Polidoro

Oslo, Norvegia // 23/01-12/03/2016 
Twilight
Artista: Doug Aitken
Peder Lund Gallery
dal mercoledì al sabato 12,00 – 17,00
Tjuvholmen allé 27 N-0252
+47 22 01 55 55
[email protected]
www.dougaitkenworkshop.com
www.pederlund.no/Lund/Home.html

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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