Botanica dell’Antropocene. Luca Coclite a Milano

Nowhere Gallery, Milano – fino al 18 novembre 2016. La galleria meneghina ospita una ricerca dall’estetica camuffante e multidisciplinare, che analizza l’immagine contemporanea legata al paesaggio e all’architettura.

Superflora (promo) from com.media on Vimeo.

Con il termine Antropocene, inventato dal biologo americano Eugene Stoermer negli Anni Ottanta, si indica l’epoca geologica attuale, durante la quale le cause principali dei cambiamenti territoriali e climatici sono attribuite all’attività dell’uomo sulla Terra. Esplorando, come farebbe uno scienziato, temi cari alla geologia, alla botanica, alla sociologia, alle radiocomunicazioni e alle avanguardie artistiche e ambientaliste, Luca Coclite (Gagliano del Capo, 1981,) arreda il sobrio cubo di Nowhere Gallery con un ensemble ipertestuale che racconta (senza sedurre, come suggerirebbe Jodorowsky) una “botanica senza radici”. Alle pareti disegni, fotografie, mappe, sculture, oggetti e libri d’artista creano una foresta di ready-made simbolici, che mettono in discussione non solo ciò che è naturale e ciò che è artificiale, ma il reale stesso. Dispositivi elettronici sembrano alberi alti, una mappa verdeggiante del tacco d’Italia è in realtà l’ingannevole cartografia della copertura del segnale telefonico in Puglia. Come nella fotografia mockumentaria di Moira Ricci, l’artista depista e instrada, con tranelli visivi che fanno riflettere sulle trasformazioni del contemporaneo, in senso geo- e storio-grafico.

Margherita Zanoletti

Milano // fino al 18 novembre 2016
Luca Coclite – Superflora, principi di botanica senza radici
a cura di Laura Perrone
NOWHERE
Via del Caravaggio 14
329 2153299 
[email protected]
http://www.nowhere-gallery.com/

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56367/luca-coclite-superflora/

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Margherita Zanoletti

Margherita Zanoletti

Con Francesca di Blasio ha pubblicato la prima traduzione italiana di “We are Going” dell’autrice e artista aborigena australiana Oodgeroo Noonuccal; con Pierpaolo Antonello e Matilde Nardelli ha co-curato “Bruno Munari: the Lightness of Art”. Dal 2004 idea e collabora…

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