La parola ostaggio dell’oggetto. Patrizia Giambi a Milano

Galleria Riccardo Crespi, Milano – fino al 15 ottobre 2016. È Patrizia Giambi l’artista scelta dalla collezionista Patrizia Dal Re per il progetto “Wunderkammer” della galleria milanese. Il curatore è Marco Scotini, capace come sempre di smuovere pensieri cogliendo l’essenza profonda degli artisti.

Un’artista, un critico e una collezionista. Così nasce Carta dei 25 anni, il progetto espositivo di Patrizia Giambi, quarto appuntamento di Wunderkammer. Un ritorno al passato, alle quattro sedie di Senza titolo (1991), opera d’esordio della Giambi. È l’occasione per riflettere su un mondo cambiato, su una diversa relazione tra parola e oggetto. Riguardo al lavoro del ‘91, Roberto Daolio parlò di “pensieri seduti”, quasi che l’oggetto fosse l’ombra delle parole stesse. Per Wunderkammer, invece, l’artista si concentra sull’elemento materiale, come se “la parola fosse, stavolta, ostaggio dell’oggetto”. È una riflessione sull’era della “lingua tecnologica”, come direbbe Pasolini, che sembra trovarsi in questa condizione. Le stampe fotografiche, che riproducono la parola “sedia” in diverse lingue attraverso sagome di carta, vengono sovrapposte, attraverso intelaiature di legno, a formare un totem, una sorta di torre. È come se il pensiero assumesse consistenza materiale, si reificasse. L’installazione realizzata in carta consiste invece di cento pop-up, sedie in miniatura che scendono nello spazio. Dopo venticinque anni è l’oggetto a produrre la parola.

Antonella Palladino

Milano // fino al 15 ottobre 2016
Wunderkammer – Patrizia Giambi
a cura di Marco Scotini
RICCARDO CRESPI
Via Mellerio 1
02 89072491
[email protected]
www.riccardocrespi.com

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54713/wunderkammer-patrizia-giambi/

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Antonella Palladino

Antonella Palladino

Ha studiato Storia dell’arte presso le Università di Napoli e Colonia, laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi dal titolo “Identità e alterità dalla Body Art al Post-Human”. Ha proseguito la propria formazione alla Fondazione Morra e poi…

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