Marcantonio Lunardi. L’arte in punta di Google Earth

Centro Culturale Luigi Russo, Pietrasanta – fino al 17 aprile 2016. Una piccola mostra per indagare un medium che modella insidiosamente la percezione della realtà. Dagli attentati di Parigi agli spazi industriali, la decostruzione del virtuale veicola un punto di vista politico.

Marcantonio Lunardi (Lucca, 1968) prosegue la sua ricerca tra impegno politico e nuove tecnologie, rivolgendosi a un medium per eccellenza della contemporaneità. Google Earth è uno strumento, ma è anche un modo di relazionarsi con lo spazio che ne modella la percezione. L’artista sceglie così di ridurre la “tavolozza” ai suoi algoritmi, partendo alla ricerca di quei bug che aprono nuove prospettive, che frantumano l’illusione del controllo. È quanto traspare dal video The Edge, dove il soggetto non è solo l’orrore degli attentati di Parigi, ma anche quel più insidioso appiattimento che una percezione iperfiltrata ci dà del pericolo, della perdita, della morte. L’allestimento appare piuttosto dimesso e non eccede negli stimoli, in contrasto con un ambiente pregno di materialità grezza: l’arte, sembra dirci, non necessita di white cube, ma solo del confronto più schivato, quello con la realtà.

Simone Rebora

Pietrasanta // fino al 17 aprile 2016
Marcantonio Lunardi – Industrial
a cura di Maurizio Marco Tozzi
Catalogo Kappabit
CENTRO CULTURALE LUIGI RUSSO
Via Sant’Agostino 1
0584 795500
www.museodeibozzetti.it

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Simone Rebora

Simone Rebora

Laureatosi in Ingegneria Elettronica dopo una gioventù di stenti, Simone capisce che non è questa la sua strada: lascia Torino e si dedica con passione allo studio della letteratura. Novello bohémien, s’iscrive così alla Facoltà di Lettere a Firenze, si…

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