George Grosz & Luca Vitone. A Bologna

Galleria de’ Foscherari, Bologna – fino al 20 febbraio 2016. Storia e contemporaneità si mescolano in un dialogo a distanza tra due epoche e due stili artistici diversi. Soggetto e oggetto comune: Berlino.

BERLINO: PRIMA E DOPO
In questo sottile, elegante e interessante progetto espositivo, Luca Vitone accosta e al tempo stesso sovrappone due percezioni della città di Berlino: quella appartenente alla Repubblica di Weimar e quella della riunificazione. A veicolare la prima immagine, quella per così dire “canonica” – affidata ad alcune opere di George Grosz – l’artista simbolo di un periodo irripetibile di contrasti, di critica, di ribellione e di effervescenza culturale.
Il dialogo riesce a costruire un arco storico ricco e contraddittorio, al tempo stesso coerente e denso, in cui due universi temporali condividono il medesimo spazio fisico e geografico. La politica (in cui la cultura precipita e si sviluppa organicamente) è al centro sia dell’immaginario urbano del ventennio che precede il nazismo sia del ventennio post-unitario. La memoria si cristallizza efficacemente in oggetti quotidiani che si muovono al confine con lo statuto dell’opera d’arte (la giostra di biciclette da cui si gode la soggettiva video dell’attraversamento della ex-Berlino orientale), e che costruiscono relazioni feconde tra di loro e con il mondo creativo di Grosz.

Luca Vitone - Berlin 192010 - installation view at Galleria de' Foscherari, Bologna 2016

Luca Vitone – Berlin 192010 – installation view at Galleria de’ Foscherari, Bologna 2016

TRA POLITICA E UTOPIA
La dimensione politica rimanda ovviamente a quella utopica, di qui la Berlino delle due linee temporali esposte e indagate è stata ed è una concreta e utile manifestazione. La mostra, attraverso questo tessuto di connessioni delicate ma innegabili, rende visibile proprio questo aspetto (Der Zukunft Glanz, Lo splendore del futuro, si intitola una serie su cui sta lavorando Vitone, e che condensa esattamente questo giro di riflessioni) che attraversa sotterraneamente il percorso di un intero secolo. Berlin 192010, sorta di macchina del tempo in forma di dispositivo espositivo, diventa così un esempio di come un’arte comunque agganciata a una prospettiva post-mediale e appropriativa sia in grado oggi – se gestita in maniera intelligente e discreta – di condurre una ricerca profonda e attenta sull’identità, sull’oblio, sul recupero della memoria storica e artistica, sulla vita collettiva ponendosi, decisamente oltre le solite paroline d’ordine, le pose e gli annunci di maniera.

Christian Caliandro

Bologna // fino al 20 febbraio 2016
Luca Vitone / George Grosz – Berlin 192010
GALLERIA DE’ FOSCHERARI
Via Castiglione 2b
051 221308  
[email protected]
www.defoscherari.com

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/49092/luca-vitone-george-grosz-berlin-192010/

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Christian Caliandro

Christian Caliandro

Christian Caliandro (1979), storico dell’arte contemporanea, studioso di storia culturale ed esperto di politiche culturali, insegna storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. È membro del comitato scientifico di Symbola Fondazione per le Qualità italiane. Ha pubblicato “La…

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