Cinque anni di Turbo Film. Alterazioni Video a Milano

Spazio Oberdan, Milano – fino al 13 marzo 2016. Negli ultimi cinque anni, Alterazioni Video ha prodotto 10 Turbo Film, esposti in diversi festival del cinema, al Cairo, New York, Miami. A Milano, per la prima volta, lo Spazio Oberdan li raccoglie tutti, in una rassegna che ne estende la realtà iperbolica. Tra un ambiente e una performance.

TURBINI E VIDEO
Turbo, turbinis è un sostantivo latino che non solo traduce il turbine, il vortice, la bufera, la tempesta e la burrasca, ma che designa un giro, una rotazione, un movimento circolare o vorticoso, arrivando talvolta ad assumere la forma di trottola. La radice tur-, che ha il senso di muoversi rapidamente e ritrovarsi, si incontra anche nel sanscrito tur-as (veloce), tur-ami (affretto), dal quale proviene anche tyr-bè, in latino turba, calca di persone.
Etimologicamente, un Turbo Film innesta e innesca le medesime aree di senso. Raccogliendo in uno spazio filmico la definizione di un linguaggio che narra impetuosamente, attraverso l’interruzione e la ripresa di vicende circolari, i legami tra lo sviluppo di immagini in movimento iperboliche e l’affollamento delle idee generatrici. Il moto rotatorio o vortice che rende l’aria, l’ossigeno di questi lungometraggi turbinanti accompagna una sorta di retrospettiva dedicata al rapporto tra arte e cinema interpretato da Alterazioni Video (collettivo di artisti fondato a Milano nel 2004, con base a New York e Berlino, i cui membri sono Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Andrea Masu, Giacomo Porfiri, Matteo Erenbourg).

UNA RASSEGNA DI TURBO FILM
Allo Spazio Oberdan, attraverso un ambiente installato nel foyer della Cineteca e una performance replicata due volte, durante la sera dell’inaugurazione, il collettivo riunisce in una dimensione immersiva tutti i Turbo Film prodotti negli ultimi cinque anni: Artist’s serial killer, 2008; All my friends are dead, 2009;  Black Rain, 2010; Rosa Perfetto, 2010; Blind Barber, 2011; 2012 Vote pour moi, 2012; Hotel Milano, 2012; FReD, 2012; Per troppo amore, 2012; Surfing with Satoshi, 2013; Ambaradan, 2014.
In sala, nell’arco di tre differenti programmazioni, sarà possibile assistere non solo alla proiezione dei lungometraggi, ma anche all’introduzione dei successivi, attraverso la visione di trailer che ne anticipano la presentazione, in determinati giorni della settimana.

Alterazioni Video, All My Friends Are Dead #01, courtesy of the artists

Alterazioni Video, All My Friends Are Dead #01, courtesy of the artists

WEB E MONDI PARALLELI
Non esiste, nel momentum dei Turbo Film, una scena che recuperi la precedente o che ne rievochi una futura. Il tempo intradiegetico, di racconti goliardici, fra i titoli di testa e quelli di coda, scorre improvvisato, assemblato come le vicissitudini dei denti di FReD, la ricerca di rappresentazione degli spiriti in All my friends are dead oppure l’utilizzo distintivo delle colonne sonore.
Ma la sintassi dei Turbo Film non si riesce comunque a comprendere, se prima non si diventa parte di quella piattaforma virtuale dalla quale nasce la linfa dei lungometraggi, frutto di riconciliazioni progettuali e mediali di Alterazioni Video. Il collettivo, che lavora separatamente, compone su Tumblr storyboard visuali, attraverso i quali viene formata, a distanza, la sceneggiatura dei film.
Solo nella realtà anticipata e parallela del web – e forse solo qui – si può intuire chi sia Satoshi (surfingwithsatoshi.tumblr.com) o da dove emergano marshmellow, vernici dell’invisibilità, cereali al cioccolato e reggiseni optical nella quotidianità di una selvaggia, sperduta tribù africana, in Ambaradan (ambaradanthefilm.tumblr.com).

Ginevra Bria

Milano // fino al 13 marzo 2016
Alterazioni Video – Turbo Film
SPAZIO OBERDAN
Viale Vittorio Veneto 2
02 87242114
[email protected]
www.oberdan.cinetecamilano.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/50828/alterazioni-video-turbo-film/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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