Quattro stanze per raccontare Enzo Mari

Galleria Massimo Minini, Brescia - fino al 12 gennaio 2016. Alla ricerca di una sintesi dell’operare artistico di Enzo Mari, la galleria mette in mostra una selezione delle più significative opere del designer.

Al tentativo di restituire al pubblico l’operato per intero di Enzo Mari (Cerano, 1932), la Galleria Minini dedica un percorso espositivo articolato in quattro stanze. Nella prima si trova il Mari grafico, con i manifesti pubblicitari per Olivetti, Danese e le grafiche sperimentali come Atlante secondo Lenin (1974). Le cinque sedie esposte introducono il Mari designer: al centro, un esemplare che è parte dei diciannove modelli di Proposta per un’autoprogettazione (1973), e poi Sof Sof (1971) e Delfina (1974) prodotte da Driade. E se la seconda stanza è interamente dedicata agli esiti e al lavoro di ricerca per Serie della natura (1967), un progetto per la realizzazione di stampe serigrafiche con soggetti del mondo animale, la terza è dedicata al Mari esponente dell’Arte programmata. Sono cinque cavalletti e un quadro a concludere il percorso: nell’ultima stanza, cinque copie dell’opera Oggetto a composizione autocondotta (1959 e 2006) invitano il visitatore “a cambiare l’equilibrio delle cose”. Non c’è tutto ma c’è tanto in mostra: la necessaria selezione delle opere è il frutto “di una preparazione lunga, a cura di Massimo Minini, a cui ha contribuito Enzo Mari stesso!”.

Letizia Pellegatta

Brescia // fino al 12 gennaio 2016
Enzo Mari – Eliminare il superfluo per ritrovare l’essenziale
a cura di Massimo Minini
MASSIMO MININI
Via Apollonio 68
030 383034
[email protected]
www.galleriaminini.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/50113/enzo-mari-eliminare-il-superfluo-per-ritrovare-lessenziale/

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Letizia Pellegatta

Letizia Pellegatta

Letizia Pellegatta, laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano con una tesi in ambito storico-urbanistico, è appassionata di storia, arte e dei legami tra storia e manifestazioni artistiche ma anche profondamente curiosa della contemporaneità. Inaspettate casualità l’hanno portata a…

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