Lo spazio secondo Rosa Barba. A Dresda

Staatliche Kunstsammlungen, Dresda – fino al 28 febbraio 2016. Prima mostra in Germania interamente consacrata al lavoro di Rosa Barba, ormai da anni trasferitasi a Berlino. La sede museale tedesca accoglie le opere realizzate dall’artista negli ultimi cinque anni. Dalle proiezioni cinematografiche alle installazioni scultoree.

ARTE TRA CINEMA E ARCHIVIO
La prima mostra personale di Rosa Barba (Agrigento, 1972) nella sua terra d’adozione è un originale confronto con la sede museale ospite della rassegna.
L’intero progetto espositivo è costruito attorno al trittico The Hidden Conference, un’investigazione filmica sugli archivi del museo e sullo stato delle opere d’arte celate agli occhi degli spettatori. Ogni pellicola intesse un dialogo immaginario tra le opere conservate nei depositi che, grazie al montaggio visivo e sonoro, diventano protagoniste, svelando dettagli e particolari.

I TESORI DI DRESDA
Affascinata da questi tesori nascosti, Barba li immagina finalmente sprofondati in un sonno profondo e ristoratore, dopo un faticoso viaggio attraverso il mercato dell’arte. Così facendo, l’artista chiama in causa la teoria della crescente temporalizzazione coniata da Rosalind Krauss, che si ritrova nel sistema di stratificazioni messo in campo da Barba. Fenomeni storici e socio-politici sono spesso il punto di partenza per indagare la relazione spazio-temporale esistente tra l’opera e lo spettatore, trasformata in un orizzonte fluido dai lungometraggi dell’artista, al confine tra documentario sperimentale e fiction. Storia, aneddoto personale e rappresentazione filmica sondano il legame fra i paesaggi naturali e le alterazioni prodotte dall’intervento umano.

Rosa Barba, The Hidden Conference, 2010-15 - veduta dell'allestimento presso Palazzo Cusani, Milano 2015 - (c) Rosa Barba - photo Agostino Osio

Rosa Barba, The Hidden Conference, 2010-15 – veduta dell’allestimento presso Palazzo Cusani, Milano 2015 – (c) Rosa Barba – photo Agostino Osio

SCULTURA SU CELLULOIDE
Anche i pezzi scultorei presenti in mostra richiamano l’universo della celluloide, esaminando le proprietà fisiche del proiettore, della pellicola e della luce proiettata. Proiezioni, memorie linguistiche e oggetti reali o immaginati diventano così il focus centrale dell’operare artistico.
Dissezionando il medium filmico, Barba restituisce a esso una nuova identità, creando storie, immagini e suoni che si allontano dall’oggetto reale e pongono spesso il fruitore in una condizione d’attesa verso un’azione incipiente, ma destinata a restare in sospeso.

Giorgia Losio

Dresda // fino al 28 febbraio 2016
Rosa Barba – Spaces for species (and pieces)
STAATLICHE KUNSTSAMMLUNGEN

Georg-Treu-Platz
+49 (0)351 49142000
[email protected]
www.skd.museum

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Giorgia Losio

Giorgia Losio

Giorgia Losio, nata a Milano, è storica dell’arte e appassionata di design. Ha studiato storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano e si è specializzata in storia e critica dell’arte contemporanea all’Université Sorbonne Paris-IV e in museologia e museografia…

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